Ha pubblicato un post su Facebook in cui riferiva di aver subìto un molestia di tipo sessuale
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Una premessa che non è solo una sottolineatura: «Ho profondo rispetto delle persone straniere e se ho deciso di raccontare questo fatto è per condividere ciò che mi è accaduto, non per stimolare commenti dal contenuto razzista», dice al telefono Susanna Huckstep, ex modella e – come noto – ex miss Italia nel 1984.
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Huckstep giovedì 28 marzo ha pubblicato un post su Facebook in cui riferiva di aver subìto un molestia di tipo sessuale da parte di due sconosciuti. «Ieri sera (l’altro ieri, ndr) intorno alle 19 in pieno centro a Trieste due extracomunitari mi hanno palpeggiata... abbiamo toccato il fondo...».
L’ex showgirl triestina, raggiunta telefonicamente, ha spiegato con precisione l’episodio: «Stavo sistemando i fiori all’esterno del ristorante di via Nordio (“All’osteria di Casa Pepe”) – che gestisce con il marito Pietro Savarese, ndr) – all’improvviso mi sono sentita toccare il fondo schiena e ho visto due giovani stranieri che correvano via urlando qualcosa di incomprensibile, perché era nella loro lingua, ma con toni che a me sono apparsi di scherno nei miei confronti. Quanto successo mi ha molto turbata».
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«Erano giovani, credo attorno ai vent’anni, di piccola statura, piuttosto esili, abbastanza scuri di pelle... credo fossero mediorientali», ripercorre. «È stata una cosa durata un attimo – aggiunge – perché quei due sono passati velocemente e uno di loro mi ha proprio messo la mano nel sedere. Tant’è che mi sono veramente spaventata, poi mi sono girata e li ho visti che scappavano. Per reazione devo aver gridato anch’io qualcosa che ora non ricordo. Ci tengo a ribadire che non faccio di tutta l’erba un fascio – osserva Huckstep – non sono razzista, anzi, ho girato il mondo rispettando sempre le regole del paese in cui mi trovavo. Nei nostri locali, inoltre, ci sono stranieri che lavorano e sono bravissimi. Questi due che mi hanno toccata... non lo so, forse volevano fare uno scherzo. Ma io l’ho visto come un gesto di disprezzo».