Cartelloni formato elettorale con tanto di insulti: “Dona il suo corpo a tutti, ecco l’indirizzo”
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«Signora, è contro la legge attaccare volantini in strada». «Quest’uomo diceva di amarmi e mi ha tradita». «Continui pure». Anche Samantha Jones, icona del telefilm Sex and the city, si ritrova ad avere a che fare con un tradimento. E reagisce a suo modo: tappezza i muri della Grande Mela con la foto di quell’imbroglione. Ma no, ai cuori infranti non è concesso tutto. E così una sessantunenne torinese si è ritrovata a processo, insieme a un amico della guardia di finanza, per aver perseguitato l’amante del marito. E tutta la famiglia della donna.
Altro che volantini. La signora avrebbe tappezzato piazza Montanaro con delle gigantografie della rivale. Cartelloni formato elettorale, per intenderci. Con tanto di insulti: «Dona il suo corpo a tutti. Ecco l’indirizzo».
Cartelloni in strada, scritte sul marciapiede, lettere anonime e foto lasciate sui tergicristalli delle auto parcheggiate nella zona e nella buca delle lettere delle vittime. Parti civili con gli avvocati Umberto Giacomelli e Carola Matta. Un giorno, la signora avrebbe anche preso anche appuntamento con il marito dell’altra donna. Per informarlo? Più appropriato dire per minacciare: «Ho giurato a me stessa che darò sempre filo da torcere a tua moglie, dopo che ha rovinato la mia famiglia. Chi la fa, l’aspetti. Ora tocca a lei».