-  Tornesello Giulia  -  30/09/2014

LA VENDEMMIA IMPOSSIBILE - Giulia TORNESELLO

racconti d"autunno

martedì 30 settembre

L"Impossibilità, come il Vino
Eccita l"Uomo che l"assapora;
La Possibilità è insipida
Aggiungi una pur pallida
Traccia di Rischio
E nel Sorso di prima
Un incantesimo produce l"ingrediente
Certo come una Condanna.

Emily Dickinson

Sono seduti l"uno di fronte all"altra in una elegante enoteca, sera di settembre finalmente serena normale. Alle Cinque Terre, dicono i due, odore di bosco e un odore salino, il mare lambisce i terrazzi a strapiombo. Nell"enoteca di città in una bottiglia di Sciacchetrà Cinque Terre DOC trovano, assaporano il gusto di un prodigio. Le terre terrazzate a gradini coltivate a picco sul mare. La vendemmia impossibile possibile.

Lei lascia cadere addolcendo le parole per non spaventarlo: "l"impossibilità, come il vino inebria l"uomo che la gusta". Lui non replica, la guarda senza sorpresa. Appena appena ironica - ancora lei - Emily Dickinson, sai? Silenzio, guarda la mano di lei. Lunghe dita sottili attorno al calice di vino ambrato intenso dai brillanti riflessi oro antico. Bevono con lentezza. Note salmastre con sfumature fruttate e speziate. Il vino in bocca dolce e avvolgente, pieno. Lei forse a causa di una lunga (imposta) astinenza di tutto ciò che dà piacere al corpo è già presa dal gusto. Si conoscono poco, non hanno ricordi in comune. Quel vino - pensa lei - si rivolge ai sensi per arrivare alle potenzialità del sesto senso. Intuitivo, inspiegabile, arbitrario, misterioso ed a volte oscuro. Il salto di qualità nella comunicazione si fa grazie ad una sedimentata disinvoltura. Anni di dimestichezza possono essere sostituiti dall"intimità di chi cavalca disinvoltamente e contemporaneamente più "territori" (che la cultura "settoriale" accosta pacatamente con separato asettico rigore). Questo ci dice Emily.

Lui intanto annusa: note fruttate, dattero e l"albicocca appassita, un  finale salino e minerale. Le Cinque Terre. È sicuro di avere capito a "naso" di cosa lei ha bisogno, qui ed ora. Non Emily Dickinson, no.

Abbiamo guardato insieme i tuoi esami diagnostici - dice - e hai ragione, di numeri ne hai visti davvero tanti eppure questi forse ti piaceranno. Ascolta. Quest"anno qui a Milano - dice - le iscrizioni ai corsi di laurea in Enologia e Viticultura sono aumentate del 66%, la gran parte sono donne.

Con "l"intelligenza del naso" lui ha la sensazione che lei "può fare". Che cosa, ancora non lo sa, ma se la parte più profonda è inquietata, intrigata, sarà il suo sesto senso ad indirizzarla.

Lei è scossa da una sensazione tremenda. Che non le parli per favore di terza vita.

Mentre anni fa lei viveva la sua vita di caregiver a tempo pieno un uomo le parlava della sua terza vita. La sera al telefono le chiedeva di immaginarla, per resistere. E dopo lui un altro e dopo ancora un altro ed un altro. Professionisti socialmente ed intellettualmente impegnati, da Sud al Nord. Queste strane occasioni.

Tutti restii oggi, renitenti a farla partecipare anche ad un solo giorno di vita vera nella natura, nella campagna, al mare, ad una giornata di cultura sui temi che lei ama soprattutto, farla parlare. Lei testimone con la sua sola presenza fisica di tanti diritti non inverati.

L"ultima volta che le hanno parlato di terza vita è stato lo scorso anno in montagna quando però si pensava che fosse guarita. Lei ha raccolto la proposta, ha indicato un posto dove vivere (www.personaedanno.it). Ha pensato alla vita degli altri, le vite degli altri sì. Ha scritto, pubblicato (sempre qui) Sherry, un regalo prezioso. Sherry, sì. Esiste un elemento culturale molto forte legato al vino, attrae, tutti lo sanno. Lo sa anche il destinatario di Sherry.

Poi è arrivata invece la terza fase. Della malattia. E oggi in attesa delle visite mediche lei è qui, davanti ad un calice di vino dorato in compagnia di un uomo che conosce poco e che dovrebbe quindi parlare poco. Certo non di terza vita.

Lui ha seguito il passaggio delle emozioni sul viso di lei. Ti regalerò un libro - dice - si parla di vini.

Niente terza vita, bisogna solo leggere cose nuove. Lei vuole compensarlo e fa uno sforzo enorme, dice:

"Lei mi ricorda un tale. Che tale? Uno che ci sa fare. Sa far che? Quello che fa lei. Lei chi? Lei voi. E che faccio? Mi ricorda un tale. Uno che ci sa fare. Sa far che?..."

BASTA.

È un film - dice lui - un bianco e nero, Cary Grant.

Vogliamo andare?




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