Fragilita, storie, diritti  -  Belotti Andrea  -  26/07/2016

Il vecchio prete - Andrea BELOTTI

 

Siamo in auto da più di due ore e stiamo salendo in alto, avvolti nella nebbia. Ci aspetta un vecchio prete, di età indefinibile, con il quale ci siamo dati appuntamento per le due del pomeriggio. Sono già le tre e un quarto, complice la strada e la mancanza di visibilità e siamo preoccupati che il nostro ospite si inquieti ma, quando finalmente arriviamo, lo troviamo sorridente e tranquillo. Si meraviglia delle nostre scuse, lui non si era accorto del ritardo e ci confessa che ormai da tempo ha scordato l"orologio. La casa è molto semplice ma calda e accogliente, vecchi mobili che hanno assorbito il tempo e pare si portino addosso la quotidianità dei gesti, segnati da irregolarità e piccole incrostature.

Ci fa accomodare come si fa con amici persi di vista da tanto tempo, con una gentilezza rude ma sincera. E" un prete vecchio di anni e di esperienza, una volta insegnava filosofia ma ora vive solo e osserva il mondo da suo lontano rifugio.

Si parla del più e del meno, alla luce fioca di una piccola lampadina. Nessun rumore dall"esterno mentre ha iniziato a cadere la neve, lenta, a grossi fiocchi. "Tra poco sarà carnevale – osserva il vecchio prete – ma chi se ne accorge più della differenza con la quaresima? Per qualcuno è carnevale tutto l"anno e per altri è sempre quaresima."

Il vecchio prete ci guarda poi con dolcezza, e prosegue: "Ho tanto tempo a disposizione, proprio adesso che mi verrà a mancare. Con tanto tempo libero i pensieri sono quasi ossessivi, e il passato ritorna.

Poi racconta di quando era molto giovane, in una piccola parrocchia. I ricordi si accavallano disordinatamente nella sua mente e altrettanto disordinatamente vengono raccontati. La neve continua a cadere, la lampadina dà una luce che pare sempre più fioca e la voce è sempre più flebile. Sembra di essere in un mondo incantato, fuori dal tempo.

Il racconto ha talvolta salti di tempo e di spazio, è il racconto di un vecchio che forse talvolta confonde la realtà con i sogni, ma sempre innamorato delle sue esperienze. La sera è calata e il buio si è fatto fitto. E" arrivata anche l"ora di congedarsi. Lo facciamo con garbo, quasi forzando un po" la volontà di continuare a raccontare che il nostro ospite manifesta. Sulla strada del ritorno pensiamo in silenzio ai discorsi sentiti nel pomeriggio. Strani ragionamenti di un vecchio prete. Una vita che si è spesa con passione per gli altri, che ha aiutato tante persone anche nelle difficoltà materiali. Pare che adesso troppi abbiano dimenticato. Ma il vecchio saggio prete non se ne cura, lui guarda più in alto.




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