Mi piacerebbe accogliere il lettore, prima di lasciarlo alla trattazione della tematica presentata, con un semplice, ma mai banale, scioglilingua: “Il sano folle chiama il folle sano “folle” che chiama il sano folle “sano””.
Il “principio di non contraddizione”, introdotto nel quarto libro della Metafisica aristotelico, governa, insieme al principio di causalità, la struttura della ragione occidentale e, come conseguenza logica, il nostro agire è governato, inconsciamente, dal nostro “essere” oggettivizzato nel mondo e dal mondo (“Umwelt” in tedesco, che sta a significare il mondo circostante, l’ambiente), che per il sol essere venuto ad esistere nella realtà empirica è divenuto “ente” ( “In der Welt”, colui che “è”, sta nel mondo), dunque tutt’altro da quella che è la nostra vera essenza e dal “senso” della nostra esistenza
In allegato il saggio integrale con note.
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