Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  11/10/2024

Cronaca di un inedito fenomeno penale - Giovanni Di Salvo

Le vittime delle tratte di esseri umani dovrebbero, conformemente ai principi fondamentali degli ordinamenti giuridici degli Stati membri interessati, essere tutelate adeguatamente dai procedimenti giudiziari e dalle punizioni per le attività criminali, quali l'uso dei documenti falsi, le false dichiarazioni anagrafiche ed il traffico dei dati personali; ed essere protette dai reati commessi ai sensi della legislazione sulla prostituzione e sull'immigrazione. Quando esse siano state costrette a commetterli come conseguenza diretta dell'essere state vittime della tratta.

Gli obiettivi di queste misure di protezione sono di salvaguardare i diritti umani delle vittime. Evitare un'ulteriore vittimizzazione. Ed incoraggiarle ad agire come testimoni, nei procedimenti penali a carico degli autori dei reati.

Le salvaguardie non dovrebbero escludere l'azione penale e la punizione per i reati che una persona abbia commesso volontariamente, od ai quali abbia partecipato, in misura più o meno consapevole.

Dunque, risulterebbero disattesi tali impegni ove considerassimo che i minorenni stranieri sprovvisti dei documenti (MSNA) giungano in Italia ed in Europa celandosi sotto identità fasulle, o dichiarando dati anagrafici errati.

Le Autorità diplomatiche, inoltre, affrontano tali criticità con risorse umane e mezzi di fatto inadeguati. E le autorità interne non corrispondono ritualmente con esse, al fine di istruire le pratiche migratorie con i dati corretti.

Tali fenomeni favoriscono le strategie che perseguano le delegittimazioni delle istituzioni giudiziarie, degli enti locali e delle competenze professionali ivi espresse. E determinato una serie di inattività, di disservizi strutturali e di inerzie delle amministrazioni pubbliche. Le quali hanno favorito i condizionamenti e gli incrementi dei c.d. "mercati paralleli", quale quello del c.d. “disbrigo delle pratiche amministrative”. E, soprattutto, che hanno favorito gli interessi delle organizzazioni criminali, le quali agiscono al fine di trafficare con i migranti, con i documenti di identità, con i dati anagrafici e con le altre documentazioni personali.

La introduzione della digitalizzazione presso le amministrazioni pubbliche consentirebbe di contrastare adeguatamente tali fenomeni, ma non risulterebbe risolutiva senza la collaborazione attiva e consapevole delle parti interessate, quali i minorenni. Le quali da vittime divengono inevitabilmente ed in misura qualitativamente maggiore complici di reati ulteriori. Spesso commessi nei contesti trasversali di degrado, di emarginazione, di riscatto e di autodeterminazione personale.




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