Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  23/02/2024

Arrestato un triestino che minacciava di morte l'ex fidanzata: ecco cos'è successo

In manette un 32enne dopo la denuncia della donna. L’uomo si era presentato alterato dall’alcol sul posto di lavoro di lei

-------

Era arrivato persino alle minacce di morte e, facendo riferimento agli ultimi drammatici casi di femminicidio, dava ragione a chi uccide. «Capisco bene. . .» . Ora è in carcere al Coroneo il trentaduenne di origini dominicane (C.A. le sue iniziali) ritenuto responsabile di una serie di gravi comportamenti nei confronti della ex fidanzata. La Polizia ha applicato il “Codice rosso”, il meccanismo giudiziario che consente di accelerare gli interventi della magistratura nei confronti delle situazioni più a rischio in modo da proteggere le donne vittime di stalking, maltrattamenti e violenze.

-------------

La Questura ha diffuso un comunicato stampa a riguardo. Lo ha fatto – nel rispetto dell’anonimato (esteso ovviamente agli organi di informazione) – evidentemente anche per far capire che delle forze dell’ordine e della giustizia ci si deve fidare. Che ci sono gli strumenti normativi per agire rapidamente. Sono infatti tanti, troppi, i casi sommersi: donne che temono di raccontare cosa subiscono e quindi non denunciano.

---------------

Ma stavolta la vittima, una ragazza, si è rivolta alle forze dell’ordine. Il trentaduenne è stato arrestato lo scorso 15 febbraio: una volante della Polizia è intervenuta nel rione di Campi Elisi. La giovane, infatti, aveva segnalato la presenza dell’ex, alterato dall’alcol, sul proprio posto di lavoro. Si era messo a minacciare di morte lei e il suo attuale compagno. «L’uomo – scrive la Questura – riusciva ad allontanarsi prima dell’arrivo della volante ma la persona offesa, stanca di tale gesto e dei pregressi comportamenti aggressivi ed assillanti posti in essere dall’ex fidanzato, che non aveva accettato la fine della loro relazione sentimentale, decideva di formalizzare la denuncia quella stessa sera». Dai racconti della giovane è emersa una lista di episodi che le avevano provocato angoscia, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita. Il giorno successivo la ragazza si è nuovamente recata al Commissariato di San Sabba per fornire agli agenti messaggi, screenshot e file audio dal contenuto intimidatorio che l’ex le inviava. «Tra i tanti messaggi, la maggior parte dei quali a sfondo sessuale – annota la Polizia –, ne era presente uno in cui il C.A. dichiarava di comprendere tutti gli autori di femminicidio».

------------------

Durante le indagini, anche con il supporto delle testimonianze raccolte, la Polizia ha accertato che il trentaduenne non aveva affatto intenzione di smetterla. E che, anzi, in uno dei messaggi sosteneva «di non aver nulla da perdere, che doveva farsi rispettare e che sarebbe stato disposto a compromettere la propria vita pur di vedere la donna sotto terra».

Così è scattato l’arresto, in applicazione della recente legge del 2023 che ha regolamentato la materia del “Codice Rosso” e introdotto l’arresto differito in flagranza entro 48 ore dal fatto.

 

 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film


Articoli correlati