La pedofilia e la pederastia sono fenomeni conosciuti quanto praticati da millenni. Per cui, risulterebbe fuorviante tentare di approfondirne le definizioni e le implicazioni.
Un comunicato stampa dei primi mesi dell'anno 2024 della Polizia di Stato conferma che sono numerose le persone identificate e denunciate per aver scaricato, condiviso e scambiato le foto ed i video degli abusi sessuali perpetrati ai danni dei minori.
In aumento sono anche le estorsioni sessuali, operate dai minorenni in complicità con adulti, rappresentanti, faccendieri ed intermediari; ed in lieve calo il fenomeno dell'adescamento online, che riguarda soprattutto le fasce di età dai 10 ai 13 anni.
Questi alcuni dei dati raccolti in un dossier dalla Polizia Postale, in occasione della "Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia", che ricorre il cinque maggio.
Diversamente, il rapporto non riferisce degli altri abusi subiti dai minorenni, trattenuti, sovente, per anni all'interno delle comunità con dati anagrafici errati, privati dei documenti personali, esclusi dai percorsi scolastici e sprovvisti delle assistenze mediche. Così come non riferisce adeguatamente del numero dei documenti contraffatti che sono attribuiti ai minorenni, per poi avviarli ai lavori illegali, o delle inadempienze degli enti, che tardano ad includerli nel territorio, pur di eludere le imposte e di trarne utilità varie.
Lo sfruttamento dei minorenni diviene, così, una espressione della misopedia e della pederastia contemporanea. E conferma che le vittime delle tratte non sono affrancate dalla "tratta" e dalle condizioni di schiavitù in tempi e con modalità adeguati.
Le pratiche quotidiane confermano che la pedofilia, la pederastia, la misopedia (odio dei minorenni), le discriminazioni e le intolleranze contro i minorenni sono fenomeni attuali, diffusi, pervasivi e culturalmente radicati.
Tali fenomeni, dunque, dovrebbero essere monitorati necessariamente e rilevati statisticamente dall'ISTAT".