LEI LO PERSEGUITA ANCHE IN CHIESA
Condannata per stalking e e revenge porn una donna di 59 anni. Aveva inoltro diffuso alcune fotografie che lo ritraevano nudo
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Non si è rassegnata al fatto che l’ex compagno, di cui era anche badante, aveva troncato con lei ogni relazione. Così lo ha tempestato di messaggi, telefonate e visite non gradite, arrivando anche a diffondere fotografie che lo ritraevano nudo. Per questo D, T., cittadina rumena di 59 anni residente a Udine, è stata condannata in primo grado dal Tribunale di Udine a 3 anni di reclusione, 10 mesi in più di quanto chiesto dal pm, per stalking e revenge porn. Il giudice Roberto Pecile l’ha condannata anche a versare alla vittima, un udinese di 84 anni, 5mila euro di danni.
La vicenda risale al maggio 2020, quando la donna ha scoperto che l’ex compagno, dopo aver chiuso la relazione, aveva stretto amicizia con un’altra donna rumena. Secondo il capo d’imputazione, per quasi un anno lo ha tempestato di messaggi su whatsapp, lo ha chiamato continuamente al cellulare e al telefono fisso, tanto da costringerlo a staccare l’utenza, si è presentata a più riprese a casa sua e in chiesa durante la messa domenicale per incontrarlo. Su Facebook, poi, ha creato falsi profili a nome dell’uomo, dove ha anche insultato la rivale. Infine, ha chiamato più volte i familiari, ai quali ha inviato alcune immagini dell’anziano nudo.
Nell’arringa, il difensore della donna ha sostenuto che i rapporti tra i due erano continuati anche durante l’invio dei messaggi e che le immagini erano state inviate ai familiari per segnalare loro alcune problematiche fisiologiche. “Questa – ha commentato – è una sentenza severa, valuteremo le motivazioni”.