La Cassazione ha confermato il risarcimento di 400 euro ai passeggeri della Roma-Cassino che rimasero intrappolati per 24 ore in treno nel 2012.
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Un risarcimento di 400 euro per un disagio avvenuto su una tratta il cui biglietto ne costava 5. Basterebbe questo a dare la misura della sentenza, confermata dalla Corte di Cassazione, sull’inferno vissuto dai passeggeri della linea Roma-Cassino, rimasti bloccati sul treno per 24 ore senza cibo. I fatti risalgono al febbraio del 2012, quando tutta Italia era nella morsa di un’ondata di gelo anomala, che portò la neve in quasi tutto il Paese. Il convoglio rimase bloccato per un giorno e una notte perché, causa maltempo, la circolazione fu interrotta.
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La vicenda giudiziaria si è conclusa con la Cassazione che ha dato ragione al Giudice di pace in primo grado e al tribunale di Cassino nel secondo: i passeggeri a bordo di quel treno hanno subito un danno esistenziale da risarcire con 400 euro ciascuno. Tra i fattori decisivi, il fatto che secondo i giudici le Ferrovie dello Stato non hanno dato abbastanza peso ai bollettini meteo, già piuttosto chiari diverse ore prima della partenza, e non si era organizzata in modo adeguato per fornire assistenza.