Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  29/06/2023

Choc in Francia: una donna è stata stuprata da decine di uomini in aggressioni organizzate dal marito per anni

Le violenze sono andate avanti per 10 anni, l’uomo sedava la moglie e organizzava gli incontri con sconosciuti via chat. Più di 50 persone coinvolte

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Un processo per stupro che coinvolge più di cinquanta uomini. Una storia di cronaca che ha sconvolto anche magistrati e periti coinvolti nelle indagini. Al centro dell'inchiesta cominciata per caso nel 2021 un pensionato Dominique P., e sua moglie, vittima di violenze sessuali di gruppo organizzate dal marito a sua insaputa. Il sessantenne che abita nel Sud della Francia, vicino Caprentras, sposato da cinquant'anni, con tre figli, è l'imputato principale del processo che si aprirà l'anno prossimo. Ma con lui ci sono cinquatuno uomini rinviati a giudizio per aver partecipato a stupri organizzati al domicilio della coppia.

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Il copione era sempre lo stesso. Il pensionato reclutava i suoi complici su Internet e li invitava a casa sua dove la moglie, pesantemente sedata, veniva consegnata a sconosciuti che abusavano sessualmente della sessantenne. Così quasi ogni sera, per anni. I fatti di violenza ricostruiti coprono un periodo che va dal luglio 2011 all'ottobre 2020.

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L'inchiesta è cominciata per casa quando Dominique P. è stato fermato per aver filmato parti intime di donne al supermercato, usando microtelecamere poste sotto le gonne. Sembrava un banale incidente con un voyeyur e invece gli investigatori scoprono nel cellulare dell'uomo video e scambi di messaggi inequivocabili. In un file chiamato "ABUS", abuso, i filmati accuratamente catalogati mostravano la moglie svenuta, oltraggiata nel letto coniugale, dal 2011. La maxi-indagine si è velocemente ramificata a tutta la regione, portando all'arresto di decine di uomini. Il più giovane ha 26 anni anni, il più anziano 75. Tra di loro ci sono ex militari, giornalisti, vigili del fuoco, tecnici informatici, operai. Gli investigatori hanno contato fino a 83 violentatori ma alcuni non sono mai stati identificati.

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I magistrati si sono convinti che tutti questi uomini sapevano esattamente cosa stavano facendo, reclutati sulla piattaforma coco.fr, in particolare in una chat dal nome evocativo "a sua insaputa". In alcuni scambi privati Dominique P. conferma a un uomo di aver appena somministrato la droga alla moglie. In un altro messaggio annulla un appuntamento perché "ha preso la dose troppo tardi". Il pensionato dava precise consegne agli sconosciuti che faceva venire per violentare la moglie: non fumare, non portare un profumo, parcheggiare lontano, spogliarsi in cucina prima di andare nella camera da letto. Alcuni degli accusati hanno riconosciuto la gravità dei fatti mentre altri sostengono di essere stati ingannati e di aver creduto di trovarsi di fronte a un gioco sessuale consensuale tra coniugi, o che la vittima potesse fingere di dormire. Dominique P. sostiene invece di aver sempre informato tutti i suoi complici.

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Nella richiesta di rinvio a giudizio, il pm scrive: "Anche supponendo che non fossero stati informati prima, non potevano non sapere, data l'inerzia della vittima, che non era in uno stato normale". In alcuni video è evidente l'incoscienza della donna. Uno degli accusati ha ammesso che si era sentito "come fare l'amore con un cadavere".

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Il processo potrebbe tenersi nel marzo 2024. Gli imputati rischiano un massimo di vent'anni di reclusione per stupro aggravato. Nel corso dell'indagine, Dominique P. è ora iscritto al registro degli indagati per altri due fatti: l'omicidio di Sophie Narme, violentata e poi uccisa nel 1991 a Parigi (lui nega) e per un tentato stupro nel 1999 a Seine-et-Marne, che lui ammette in parte. Lo psichiatra che ha visitato la vittima, Françoise P. (il nome è stato cambiato per proteggere la sua identità), ha diagnosticato un grave trauma psicologico, con un alto rischio di suicidio. "Ero la sua cosa", ha spiegato la donna. Un perito medico ha rintracciato profonde lesioni intime e diverse malattie sessualmente trasmissibili nel corpo della sessantenne. Il marito non chiedeva ai suoi complici di usare il preservativo.

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L'avvocata di Dominique P. sostiene che anche l'imputato è stato vittime di violenze sessuali da bambini. Il pensionato ammette i fatti ma continua a parlare della moglie come di una “santa”. "È stata il suo primo amore, e anche l'unico della sua vita. L'amava davvero", spiega la sua avvocata, Béatrice Zavarro. La procedura di divorzio è in corso.

 




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