Roma, 30 apr. (Adnkronos Salute) - Ombre sulle unghie perfette, irrinunciabili alleate di bellezza. Sotto accusa le lampade Uv utilizzate per la loro ricostruzione: dopo aver applicato il gel, in migliaia di saloni di bellezza, ma anche nelle case per le amanti del 'fai-da-te', le mani finiscono sotto questi marchingegni per fissare il prodotto applicato e decorazioni come brillantini, strass o perline. Ma in Gb è scattato l'allarme, dopo due casi di cancro alla pelle in donne che si erano sottoposte a questi trattamenti per conquistare unghie invidiabili. E i dermatologi dell'università del Texas chiedono di fare ricerche approfondite per accertare la sicurezza o stanare i possibili pericoli che possono nascondersi dietro le lampade 'fissa unghia'. Invitando le donne che si sottopongono a questi trattamenti a tenere alta la guardia.
I raggi che queste lampade emettono, infatti - per la modica cifra di circa 45 euro - potrebbero danneggiare le cellule della pelle, aprendo la strada alla neoplasia. I due casi britannici che hanno fatto scattare l'allarme, riporta il 'Daily Mail', riguardano una donna di 48 anni che ha sviluppato il cancro alla pelle della mano destra dopo essersi sottoposta alla ricostruzione delle unghie per ben otto volte l'anno, e una donna 55enne che ha dovuto fare i conti con il tumore dopo aver usato lampade per le unghie due volte al mese per 15 anni. In entrambi i casi, si tratta di un carcinoma squamoso delle cellule, un tipo di cancro della pelle meno dannoso rispetto al melanoma maligno.