22/10/2024

Sesso non voluto o sesso negato ingiustificatamente: il danno esistenziale nel ménage coniugale - Paolo Cendon

Come è facilmente comprensibile, i profili della sessualità hanno un grande rilievo nella disciplina dei rapporti fra coniugi e una regola analoga vale anche per quanto concerne gli aspetti della responsabilità.

Data la complessità della sessualità è facile immaginare la variegatezza e la disomogeneità della situazione che si tratta di prendere in esame: a ciascuna di esse corrisponderà, secondo quanto la ragione suggerisce, una risposta in termine di risarcibilità del danno.

Prendiamo per esempio il caso dell’impotenza o dell’omosessualità non confessata in sede prematrimoniale. In un caso simile, non soltanto il matrimonio sarà annullabile ma tendenzialmente vi sarà anche una responsabilità collegata alla frustrazione sessuale per il coniuge “normale”. E’ chiaro che se, invece, ciò era stato comunicato apertamente dal fidanzato (all’altro fidanzato n.d.r.), non solo non ci sarà invalidazione del matrimonio ma neppure risarcimento del danno.

Uno dei capitoli in cui il femminismo e altre movimentazioni analoghe hanno inciso più profondamente nelle regole sessualità/matrimonio è quello del sesso non voluto, imposto con la violenza da un coniuge ad un altro, magari anche per quanto concerne la sessualità in contesti estranei alla famiglia. Ormai la regola assoluta che domina è quella del consenso, nessun marito può sperare di rifugiarsi dietro ad argomenti di tipo ormonale/maschilista: non solo la sessualità imposta sarà una causa di addebito della separazione ma potrà condurre anche ad una responsabilità civile.

Un risarcimento del danno, per rifarci ad un'ipotesi sempre più di moda, potrebbe essere dovuto per la pubblicazione tramite telefonino o social di foto collegate alla sessualità del partner; una responsabilità, qui, sarà da ammettere sempre. E se dopo le nozze si scopre che un coniuge è frigido di suo e non corrisponde che in modo molto deludente alle giustificate avances dell’altro coniuge? Ribadito il no alla violenza, è probabile che la soluzione si avvierà lungo la via della separazione giudiziale più che lungo quella della responsabilità. Il diniego sessuale a scopo punitivo? Se tale è la motivazione, una responsabilità potrebbe anche esserci.


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