Il boom dell’Ads negli ultimi 10 anni ha dato il colpo mortale, sul piano operativo, al vecchio impianto.
È iniziata così, consolidandosi ben presto nei numeri, la propensione dei Giudici Tutelari a conferire agli amministratori di sostegno, nei vari decreti istitutivi, ampie deleghe d’intervento – di ordine anche esclusivo, più o meno incapacitante.
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Si faceva sentire in tutto ciò, dall’alto, la concezione generale di salute propugnata dall’OMS, ben nota a tutti:
Perciò
Se in presenza di determinati presupposti di ‘’non autonomia grave’’ e di ‘’seria fragilità individuale’’ era pacifica ormai, in sede di amministrazione di sostegno, l’ammissibilità di restrizioni e di vincoli, introdotti sui vari crinali di cui sopra, aventi a che fare con la salute in senso ampio,
ebbene, come discriminare\ignorare l’altro ‘’spezzone salutistico’’, come non immaginare cioè soluzioni analoghe anche per voci come le pillole, le benzodiazepine, il litio, i test diagnostici, una contenzione prudente, l’astinenza farmacologica, la comunità, i neurolettici, la sedazione, i colloqui con uno specialista, e così via?