Come procedere al riconoscimento di un figlio naturale, da parte del padre, se il padre stesso è in stato vegetativo?
Potrebbe pensarci l’amministratore di sostegno, che nel caso è in effetti un’amministratrice.
Il giudice tutelare romano mostra, giustamente, di non aver dubbi sulla possibilità che una cosa del genere possa farsi tramite amministrazione di sostegno: le riserve che certi interpreti esprimevano quindici anni fa su una possibilità del genere sono, in effetti, preistoria.
Solo che, in questo caso, l’amministratrice altri non è che la compagna di vita dell’uomo in stato vegetativo, nonché madre del bambino stesso, di cui l’uomo è il padre. Era stata nominata con l'approvazione di tutti i familiari
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Cosa comanda nella fattispecie? L’interesse del piccolo a essere riconosciuto da ''quel'' padre, nessun dubbio.
Anche tutto il resto dei parenti è d’accordo sul riconoscimento.
Il gioco dei dna confrontati poi non lascia dubbi.
Anche la pregressa volontà del padre di far luogo al riconoscimento è del tutto pacifica.
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Residua solo il problema del negozio giuridico da porre in essere, come provvedere?
Secondo il giudice il fatto che l’AdS sia la madre-compagna può, astrattamente, mettere in campo qualche ombra di conflitto d’interesse.
Meglio quindi – ecco la soluzione finale, che appare convincente – far capo alla nomina di un curatore speciale.