Varie  -  Redazione P&D  -  17/09/2022

Ultime dalle corti di giustizia

DISAGIO ECONOMICO E DIFFICOLTÀ A REPERIRE UN LAVORO NON RENDONO MENO GRAVI LE CONDOTTE DELLO SPACCIATORE

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Accertata dalle Forze dell’ordine la disponibilità per l’uomo di cocaina e marijuana destinate ad essere vendute, i Giudici ritengono impossibile ridurre il trattamento sanzionatorio, nonostante i richiami difensivi a disagio economico e difficoltà a trovare un’occupazione. A fare da contraltare a questi ultimi dati è l’intensa attività di spaccio, frutto anche di un rilevante grado d’inserimento nel settore illecito della vendita di sostanze stupefacenti

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SEGUE RAGAZZINE NEGLI ANDRONI DEI PALAZZI E LE APPROCCIA CON TOCCAMENTI E RICHIESTE DI BACI: CONDANNATO PER VIOLENZA SESSUALE

>>>>>>>>>  Respinta la tesi difensiva, mirata a ridimensionare i comportamenti dell’uomo sotto processo e a presentarli come meri corteggiamenti non graditi. Inequivocabile, difatti, secondo i giudici, il contatto fisico con le ragazzine, chiaramente finalizzato a soddisfare gli istinti sessuali dell’uomo.

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CONFERMATI I DOMICILIARI PER IL CONSIGLIERE COMUNALE CHE SI RIFIUTA DI ESIBIRE IL GREEN PASS

>>>>>>>>>  Se si spintona l’impiegata comunale addetta ai controlli delle certificazioni verdi, e successivamente anche gli agenti della Polizia locale intervenuti in loco procurando loro lesioni personali, si rischia una condanna per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

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DENTISTA NO VAX: CONFERMATO IN CASSAZIONE IL SEQUESTRO DELLO STUDIO

>>>>>>>>>  Il sequestro preventivo dello studio professionale al dentista no vax non costituisce violazione delle norme in tema di contenimento del contagio se questi ha seguitato a svolgere l’attività professionale anche successivamente alla sospensione dall’ordine dei medici.

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RESPONSABILITÀ CIVILE DEI MAGISTRATI: ANCHE SENZA PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ PERSONALE, IL DANNO È RISARCIBILE

>>>>>>>>>  Con riferimento alla responsabilità civile dei magistrati, la selezione di un solo diritto inviolabile della persona (la libertà personale) da proteggere con il risarcimento dei danni non patrimoniali, anche fuori dai casi di reato, non è giustificata dalla specificità dell’illecito civile da esercizio della funzione giudiziaria. Lo ha affermato la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 205, pubblicata il 15 settembre 2022.

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LA VIDEOSORVEGLIANZA CONTRO GLI ATTI VANDALICI NON VIOLA LA PRIVACY DEL VICINO DI CASA

>>>>>>>>>  Il vicino di casa che lamenta come la videosorveglianza violi il proprio diritto alla privacy deve fornire prove idonee a dimostrare tale violazione al fine del bilanciamento con le esigenze di installazione dell’impianto

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COMPRAVENDITA - IN SEDE DI INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO, IL GIUDICE NON PUÒ LIMITARSI A VALUTARE IL SOLO (APPARENTEMENTE CHIARO) DATO LETTERALE

>>>>>>>>>  In sede di interpretazione del contratto, il giudice deve indagare la comune intenzione delle parti e non può fermarsi al dato letterale del testo contrattuale, anche se (apparentemente) chiaro: tale dato è il punto di partenza dell’attività ermeneutica, ma l’ipotesi interpretativa deve poi essere verificata alla luce delle altre clausole del contratto e della condotta anche esecutiva dei contraenti. In questi termini va negato pertanto valore al brocardo “in claris non fit interpretatio”.

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SE IL DANNO ALLA VETTURA USATA SI VERIFICA DOPO SEI MESI DALL’ACQUISTO, SPETTA AL COMPRATORE PROVARE L’EVENTUALE VIZIO OCCULTO

>>>>>>>>>>>>>  «In materia di vendita di beni destinati al consumo, qualora il difetto di conformità si manifesti oltre il termine di sei mesi dalla consegna, previsto dall’art. 132, comma 3, del d.lgs. n. 206/2005, spetta all’acquirente dimostrare, con gli ordinari mezzi di prova, che il vizio esisteva già al momento della consegna o che esso era stato occultato dal venditore. Di conseguenza, ove sia accertato che al momento della consegna il bene era regolarmente funzionante, la responsabilità del venditore può essere configurata a condizione che sia dimostrato l’occultamento del vizio».

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COMPORTAMENTI DI CARATTERE IPERPROTETTIVO NEI CONFRONTI DEL FIGLIO MINORE. È CONFIGURABILE IL REATO DI MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA?

>>>>>>>>>>>  Integra il delitto di maltrattamenti in famiglia il genitore che tenga nei confronti del figlio minore comportamenti di carattere iperprotettivo, tali da incidere sullo sviluppo psicofisico dello stesso, a prescindere dal fatto che il minore abbia o meno percepito tali comportamenti come un maltrattamento o vi abbia acconsentito.

 

 




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