Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  27/08/2022

Troppa indulgenza con gli assassini? Scrive Giuseppe Sciaudone, psichiatra di Napoli

Carissimo non so se si può ricavare qualche cosa eravamo in un periodo della storie dei femminicidi ma purtroppo le panchine non erano state ancora dipinte di rosa la mia perizia fu assolutamente di pienissima capacità il gip non fidandosi chiamò un ospite della criminologia che non valutò un aspetto essenziale : le zone geografiche. Mi spiego a Mondragone le corna anche se solo pensate vanno lavate con il sangue. Il prof. di provenienza da Parma e lì sarà tutta altra cosa... 

\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\

CASERTA - Un ferroviere, AD'A, di 44 anni, ha ucciso la moglie, Filomena Serino, di 36 anni, nel corso di un litigio, per motivi non ancora chiariti, e dopo essersi rinchiuso in casa insieme con i suoi due figli si è consegnato, dopo qualche ora, ai carabinieri. È accaduto nell'abitazione dei due, al Parco S. Lucia di via Sementini a Mondragone, popoloso centro del litorale casertano.

------------

PRIMA L'AVEVA FERITA CON UN COLTELLO - Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, tra il ferroviere e la moglie c'è stata un'accesa discussione, nel corso della quale l'uomo ha ferito la donna con un coltello da cucina. Filomena Serino è riuscita a divincolarsi ed ha aperto la porta di casa, tentando di fuggire. A., però, l'ha raggiunta e le ha sparato contro due colpi con un fucile che deteneva legalmente. È poi tornato in casa, dove è rimasto insieme con i due figli, un bambino di tre anni e uno di pochi mesi, fino a quando i carabinieri non lo hanno convinto a consegnarsi. Per la donna è risultato inutile ogni soccorso: è morta per gravi ferite riportate alla zona toracica. Non si conosce ancora il motivo del litigio che ha portato al delitto. I vicini della coppia riferiscono comunque che i rapporti tra marito e moglie si erano deteriorati da tempo.

---------------

Uccise la moglie trentaseienne dopo un violento litigio e poi si barricò in casa con le due figlie piccole consegnandosi alle forze dell’ordine dopo una interminabile trattativa. Per il delitto di Filomena Serino, avvenuto nel gennaio dello scorso anno a Mondragone, ieri è arrivata la decisione. Il gup Raffaele Piccirillo del tribunale sammaritano ha assolto il marito, A., 46 anni per incapacità di intendere e di volere al momento del delitto. Allo stesso tempo, il giudice – al termine del processo con rito abbreviato – ha disposto una misura di sicurezza di dieci anni per l’uxoricida nell’ Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa. L’accusa, rappresentata dal pm Rita Di Salvo aveva chiesto per A. 30 anni di reclusione. La difesa, rappresentata dall’avvocato Renato Jappelli, aveva evidenziato sin dall’inizio un disturbo psichico dell’imputato sul quale è stata disposta una perizia d’ufficio eseguita da una terna di consulenti. Ad assistere la famiglia della vittima, gli avvocati Michelangelo Basile e Maurizio Abbate. L’episodio si verificò una domenica mattina del gennaio dello scorso anno a Mondragone, nel parco Santa Lucia. A seguito dell’ennesima lite, pare per motivi di gelosia, D’Agostino si scagliò verso la moglie e la accoltellò. La donna riuscì ad arrivare sul pianerottolo di casa chiedendo aiuto ma non fece in tempo. Il marito la raggiunse imbracciando un fucile da caccia ed esplose alcuni colpi contro di lei. Poi si barricò in casa con le due figlie piccole e si consegnò ai carabinieri dopo una lunga trattativa.

 

 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film


Articoli correlati