Il ragazzo, rappresentante d’istituto del liceo Augusto nella Capitale, aveva aderito alla campagna “Roma cura Roma”. Gli aggressori suoi coetanei: “Non ti preoccupare, torneremo”

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"Hai riqualificato il muro togliendo i nostri manifesti? Ora riqualifica anche questo". E giù con uno schiaffo in pieno volto, con tanto di minaccia e intimidazione. Non si arresta la scia di aggressioni da parte di giovani militanti di estrema destra ai danni di studenti dei licei di Roma. L'ultimo caso risale a venerdì 19: erano le 8.05 quando uno dei quattro rappresentanti d'istituto dell'Augusto, classico di via Gela, in zona Ponte Lungo-Tuscolano, si è sentito toccare la spalla. Come se qualcuno lo stesse chiamando. Il minorenne - che il 6 maggio insieme ad altri compagni e compagne aveva partecipato a "Roma cura Roma", un'iniziativa di pulizia della strada e del muro che ha previsto la rimozione di scritte e manifesti abusivi, tra i quali alcuni di richiamo nazista e fascista - si è girato, ignaro di quello che sarebbe successo di lì a pochi secondi.

Si trattava di due ragazzi, probabilmente coetanei, appartenenti - secondo i presenti - a Blocco studentesco. Uno dei due gli fa: "Lo sai perché siamo qui?". Il giovane rappresentante non ha fatto in tempo a dire nulla, che uno schiaffo l'ha raggiunto in volto. " Ecco, mo riqualifica pure questo " , gli ha detto l'aggressore, davanti a decine di testimoni. E andando via ha aggiunto "Non ti preoccupare, torneremo".

L'episodio, pur essendosi svolto fuori dalle mura scolastiche, ha spinto la dirigente Giuseppina Rubinacci a diramare una nota sul sito della scuola, condannando "il gesto violento offensivo" ed esprimendo "vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia". Poi ha invitato "tutti a rinnovare il comune impegno nella diffusione dei valori del rispetto, del dialogo e della solidarietà che costituiscono l'antidoto alla prepotenza e alla sopraffazione".