Cultura, società  -  Redazione P&D  -  19/09/2022

Senigallia, un canto navajo per ricordare la 17enne uccisa dall'alluvione

“NON RESTARE A PIANGERE SULLA MIA TOMBA, NON SONO LÌ, NON DORMO”

Un post su Facebook con la foto, sorridente, di Noemi Bartolucci, la giovane di 17 anni morta nell’alluvione che ha stravolto le Marche. E i versi di una poesia, meglio di un canto Navajo. «Non restare a piangere sulla mia tomba, non sono lì, non dormo. Sono mille venti che soffiano, sono la scintilla diamante sulla neve, sono la luce del sole sul grano maturo. Sono la pioggerellina d'autunno quando ti svegli nella quiete del mattino... Sono le stelle che brillano la notte. Non restare a piangere sulla mia tomba, non sono lì, non dormo». Così il liceo Economico Sociale Perticari di Senigallia ha scelto di ricordare la giovane, una delle undici vittime delle piogge e delle inondazioni di giovedì notte.

«Il dirigente scolastico, il direttore dei servizi generali ed amministrativi, lo staff, i docenti e il personale ATA si uniscono al dolore per la tragica e prematura dipartita della studentessa Noemi Bartolucci», conclude il post.

Il corpo di Noemi è stato rintracciato a qualche chilometro di distanza dal luogo in cui era stata trascinata via dalla forza dell'acqua a Barbara, mentre tentava di mettersi in salvo insieme alla madre e al fratello a bordo di due auto. Ad identificare la salma è stato proprio il fratello 23enne




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