Cultura, società  -  Maria Rosa Pantè  -  29/03/2022

Poesia doffusa poesia che cura

Per il secondo anno consecutivo torna l’iniziativa Pillole in versi, torna dove è nata, nel piccolo borgo di Borgosesia appunto, in provincia di Vercelli ma si espande…

L’idea è sempre la stessa: usare la parola non per ferire ma per curare.

Usare la parola non come un pugno, ma una carezza.

Usare la parola con consapevolezza, con la bellezza che la parola porta con sè, insomma con POESIA. Perché la comunicazione umana che cura è soprattutto la parola della poesia. Per questo in varie e diverse scuole italiane, c’è anche una scuola superiore di Roma, istituti di ogni ordine e grado, studentesse e studenti hanno cercato versi che potessero curare, talvolta precisando quali malattie.

I versi sono stati messi in una scatola: Prendi un verso, affiancata dalla scatola Lascia un verso, in cui chiunque voglia può lasciare un verso a sua volta.

Le scatole sono state poste nei luoghi di cura per eccellenza le farmacie, ma anche in centri medici, nelle librerie, nel centro di salute mentale e quest’anno anche dal panettiere, dal parrucchiere, dal negozio di prodotti equo solidali, nella sede della pastorale universitaria di Vercelli, in uno studio veterinario, nel centro Alzheimer e per diverse disabilità.

Persino in una Pinacoteca.

Altri luoghi si potranno aggiungere, ci piacerebbe per esempio portare sollievo a chi aspetta dal dentista.

Quest’anno per la secondo edizione abbiamo chiesto alle persone, soprattutto alle allieve e allievi di fare un’operazione ormai desueta, antica e quasi dimenticata: scrivere a mano.

Prendere un foglietto, una matita o una biro e usare la mano, farla correre o zoppicare sul foglio e scrivere versi propri o altrui, ma sempre di cura e possiamo aggiungere di pace.

Anche quest’anno ci aiutano dei poeti e delle poetesse che hanno donato versi scritti a mano.

La poesia non è cosa da stare confinata in una scuola e nemmeno in un libro, la poesia è di tutti, di tutte e dovrebbe risuonare in mezzo alle persone, ma anche fra gli animali e le piante. La poesia umana è parte della più grande poesia della Natura.

Grazie a tutte e tutti, soprattutto ancora e sempre alla scuola pubblica.

Chi volesse inviare un verso scritto a mano può scrivere a questo indirizzo [email protected] c’è anche una pagina Facebook e un profilo Instagram, luoghi particolarmente importanti per una comunicazione potentemente gentile.




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