Come si evince dalla Gazzetta Ufficiale n. 105 del 6 maggio 2022 è stato pubblicato il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri sull’approvazione del Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023 che si riporta nel seguito:
“Con decreto del Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale 24 febbraio 2022, registrato dalla Corte dei conti al n. 797/2022, e' approvato, ai sensi dell'art. 14-bis, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, il piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023. Il decreto di approvazione e l'allegato piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023 sono pubblicati sui siti web istituzionali del Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale (www.innovazione.gov.it) e dell'Agenzia per l'Italia digitale (www.agid.gov.it). “
Si riportano i contenuti negli allegati, con riguardo al suddetto decreto di approvazione ed al piano triennale.
Come si deduce dalle pagine web di Agid, il Piano introduce un coinvolgimento con le azioni per il Pnrr, ““Il Piano presenta novità legate all’attuazione del PNRR e alla vigilanza sugli obblighi di trasformazione digitale prevista dall’art.18-bis del CAD”.
Dal punto di vista della impostazione il Piano presenta la seguente suddivisione per parti e capitoli, essendosi mantenuto il redattore conforme alle precedenti pianificazioni. In dettaglio si hanno:
Seguono poi i capitoli della PARTE II e PARTE III per i quali si rimanda al testo del piano allegato
In linea generale il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione segue la traccia dei precedenti piani in materia di servizi, dati, piattaforme, infrastrutture, interoperabilità, sicurezza Informatica, le leve per l’innovazione, la governabilità della trasformazione digitale, le indicazioni per le PA.
Alcuni punti particolarmente importanti, come si legge nel web dell’agid, constano tra maggiore consistenza:
- “cloud first (cloud come prima opzione): le pubbliche amministrazioni, in fase di definizione di un nuovo progetto e di sviluppo di nuovi servizi, adottano primariamente il paradigma cloud, tenendo conto della necessità di prevenire il rischio di lock-in”;
- “digital & mobile first per i servizi, che devono essere accessibili in via esclusiva con sistemi di identità digitale definiti dalla normativa assicurando almeno l’accesso tramite SPID”;
- “once only: le pubbliche amministrazioni devono evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni già fornite”;
- “dati pubblici un bene comune: il patrimonio informativo della pubblica amministrazione è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese e deve essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile”.
Segue il piano in allegato.
Allegati