(da ‘’RIFIORIRE’’, edit. Corsiero, 2021)
“Stuzzicante il menu all’inizio: la parte torbida di noi che entra in circolo, un male ignoto a colpirci dolcemente. Qualche velo dell’ipocrisia che cade”. Poi ecco i primi segni del tracollo; sempre più netti, fin che tutto precipita.
Ideale sarebbe poter prendere il bello che c’è, nel peccato, germogliando come capita, e tirarsene indietro quando il gioco finisce; per uscirne alfine indenni, ripuliti. Non è tanto semplice.
“Fortunato Philip Carey da questo punto di vista”.
Sensibile di temperamento, ha un piede equino, si innamora di una giovane cameriera, Mildred, neanche lui sa perché, lei è volgare, lo disprezza e lo tradisce, lui sopporta tutto, poi la ritroverà in miseria, prostituta, malata di sifilide, altezzosa e implorante, le permetterà persino di ridurlo in miseria; solo a un certo punto riuscirà a staccarsi, si fidanzerà con Sally, concludendo che il modo più semplice di vivere, cioè sposarsi e avere figli, è il più perfetto per un uomo (SCHIAVO D’AMORE).
“Meno bene le cose per Humbert Humbert”.
Quarantenne insegnante di francese, annoiato, perde la testa per la figlia dodicenne della sua affittacamere, Lolita, e avrà da allora con la piccola ninfa un tormentato periodo di passione, con viaggi, ebbrezze, vertici sublimi e riprovevoli, litigi, gelosie e riconciliazioni di ogni genere; a un certo punto lei lo abbandonerà per il losco teatrante Quilty, dopo cinque anni Humbert la ritroverà, sposata, le darà dei soldi, poi uscirà per andare a uccidere Quilty (LOLITA).
“Peggio ancora andrà al professor Immanuel Rath (chiamato Unrat, ‘sporcizia’, dai suoi studenti)”.
S’innamora a un certo punto della ballerina Lola Lola, molla per lei l’insegnamento, la sposa; comincia poi a seguirla in tournée, resta dopo un po’ senza soldi, si ridurrà a fare il clown, esibendosi anche davanti ai suoi concittadini: quando lei lo tradisce s’ingelosisce, quasi la strangola, finisce dentro una camicia di forza, si rifugia infine nella vecchia scuola, dove muore aggrappato alla sua vecchia cattedra (L’ANGELO AZZURRO).