«Stai zitta... Te vol che te uccido? Giù dalla finestra te mando! Immediata...». Così a una settantasettenne non autosufficiente. «Guarda che se non te la finisci, un pugno in testa non te lo leva nessuno».
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Così alla stessa ospite, e sempre in presenza della sua compagna di camera, a distanza di otto giorni. Nel mezzo, una settimana scandita da epiteti irripetibili e da bestemmie.
Nel disporre gli arresti domiciliari nei confronti di questa e degli altri tre operatori socio sanitari della casa di riposo “Le Meridiane” di Aiello, struttura del gruppo “Sereni Orizzonti”, che, ignari di essere intercettati dai carabinieri del Nas di Udine, hanno continuato a rivolgersi e a comportarsi con almeno sette anziani nei modi che, in tesi accusatoria, integrano il reato dei maltrattamenti, il gip Mariarosa Persico ha parlato di «una realtà quotidiana a dir poco desolante, nella quale gli ospiti sono trattati con estrema incuria nelle mansioni dell’igiene intima e del cambio pannolone, ma soprattutto con atteggiamenti improntati alla consueta offensività e intimidazione, senza alcun rispetto della dignità e delle loro pesanti fragilità fisiche e psichiche».