Fare le cose che competono, andare a lavorare, non indurre in tentazione, andare a prendere i bambini a scuola, rispettare gli impegni.
Gli obblighi personali come fondali immancabili, essenziali in un sistema che funzioni.
E ciò su entrambi i versanti che interessano.
Quello che si vedranno chiamati a compiere - in termini di cura, assistenza, porte aperte al Centro, soccorso casalingo - i servizi socio-sanitari, gli uffici giudiziari, i familiari, i debitori, la pubblica amministrazione: con quanta solerzia debbono assolversi le mansioni, pro assistito?
Come sarà obbligato a comportarsi quest’ultimo/a - sul terreno economico, nelle scelte relative ai farmaci, per strada, sul lavoro - tenendo conto della famiglia che lo attornia, dei creditori, degli allievi, del bambino che c’è in grembo, di chiunque abbia titolo per aspettarsi qualcosa da lui/lei: QUANTI PASSI INDIETRO DOVRANNO COMPIERE LE SCUSANTI,
L’EROINA,
LE DOLCEZZE INSIDIOSE,
I BENEFICI SECONDARI DELLA MALATTIA,
GLI SPRECHI INCOSCIENTI,
LE IMPOSIZIONI PECUNIARIE AI NONNI,
IL PICCOLINO LASCIATO PIANGERE,
LE ARROGANZE PIÙ VILI,
GLI EGOISMI DI COMODO?