Aveva 64 anni, era ricoverato in terapia intensiva dopo che era peggiorato con le cure a casa
Aveva definito il virus un mostro della fantasia. Quel virus che, purtroppo, lo ha ucciso. È morto nei giorni scorsi all’ospedale di Cona, dove era ricoverato in terapia intensiva per le gravi conseguenze dovute al covid, il medico di C., nel ferrarese, R. M., 64 anni. Era vicino al movimento ‘No paura day’, promotore delle manifestazioni contro il Green Pass e il vaccino che si erano tenute di piazza Castello a Ferrara e poi a Lido Estensi. Contagiato, in un primo momento si è curato in casa con i suoi rimedi, gli stessi che prescriveva (come medico era stato sospeso) alla galassia dei pazienti No Vax. Ma quando la situazione è peggiorata sono stati proprio i suoi familiari a chiamare il 118.
Ricoverato in terapia all’ospedale Sant’Anna di Cona, le sue condizioni non sono mai migliorate e non ce l'ha fatta, è morto il 18 gennaio scorso. M. aveva pubblicato un libro sulla pandemia, intitolato “Un mostro chiamato virus” e sui social spesso si scagliava contro gli esperti definendo i virologi degli pseudo-scienziati, appoggiava il sindacato Fisi, una delle sigle delle proteste No Vax. "Vaccinarsi è una scelta personale", insisteva. Si definiva col nome d’arte Vecchio cerusico di campagna. Via social è apparso anche il tam tam per l'adozione dei suoi due cani.