Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  14/06/2021

Donne detenute, “madri dalle mani legate” - Adriana Caforio

- La tutela dell’infanzia in prigione e le nuove proposte legislative del 2021 -


[Per approfondimenti si rinvia al volume - La condizione delle detenute madri nell’ordinamento italiano - di Adriana Caforio, 2020 della Collana “Periferie Esistenziali” diretta da Annalisa Gasparre (Key Editore)]


La condizione delle detenute madri è una delle questioni più delicate e controverse degli ultimi anni che ha visto l’azione propulsiva del legislatore scontrarsi con le difficoltà del diritto vivente.
La reclusione delle detenute con i propri figli conduce all’inevitabile paradosso di dover scegliere tra diritti fondamentali, tra pena della madre e libertà del minore.
Vittime indiscusse sono i bambini che, oltre a subire la perdita degli affetti esterni, sono “prigionieri senza colpa” e costretti a vivere l’infanzia in condizioni diverse rispetto ai coetanei, perché privati di stimoli esterni.
Un bilanciamento d’interessi delicato quanto complesso che è tornato in auge nel febbraio 2021 con una proposta di legge presso la Commissione Giustizia della Camera dei deputati.
In particolare, tale iniziativa ha rimesso in discussione le disposizioni dell’art. 4 comma 2 della l. 62 del 2011 le quali, disciplinando il trattamento penitenziario delle donne detenute con i propri figli minori, hanno stabilito che la realizzazione delle «case - famiglia protette» debba avvenire senza oneri economici per lo Stato.
Difatti, a partire dal 1º gennaio 2014, attraverso il “piano straordinario penitenziario” si chiedeva al Ministero della giustizia di stipulare con gli enti locali delle convenzioni idonee a predisporre le «case famiglia protette» senza gravare sulla finanza pubblica.
Un programma che aveva sollevato già in quella occasione non pochi dubbi in ordine all’inattuabilità di un progetto così complesso in assenza di un investimento con fondi pubblici.
Dopo anni ci si è accorti che limitare le finanze per la creazione di strutture appositamente create per i soggetti detenuti vuol dire limitare contestualmente una rete di tutele e di diritti.
La nuova proposta di legge è dunque finalizzata a porre rimedio ai profili problematici rilevati in sede applicativa della succitata norma, discutendo altresì sulle innovazioni al Codice penale e di procedura penale.
Tra le principali novità vi è la soppressione degli incisi riguardanti le «esigenze cautelari di eccezionale rilevanza» degli artt. 275 e 285 bis c.p.p. ammettendo sempre l’esecuzione della pena negli appositi Istituti diversi dal carcere e non solo in ipotesi residuali.
Attualmente, infatti, l’art. 275 c.p.p. prevede che, nel caso sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, è consentita la detenzione all’interno del carcere, operando così un’evidente disparità di trattamento tra i bambini “dietro le sbarre” e quelli che hanno la fortuna di usufruire di misure alternative extra-murarie.
Difatti il rischio è proprio quello di sottrarre stimoli ai bambini nei primi anni di vita, costringendoli ad una realtà carceraria certamente tutt’altro che pedagogica ed educativa.

Proprio per tali ragioni si ipotizza altresì una riformulazione degli artt. 146 e 147 c.p. per le modalità di differimento dell’ordine di esecuzione della pena.
In particolare, si chiederà al tribunale di sorveglianza di valutare concretamente – a seconda del maggiore o minore rischio di recidiva – la misura della reclusione negli ICAM (nei casi più gravi) o nelle «case - famiglia protette».
Dalla lettura della nuova proposta di legge si scorge chiaramente l’intento del legislatore di voler ampliare e colmare le lacune di tutela a favore dei minori reclusi con le proprie madri. A conferma di ciò nella relazione presentata alla Camera dei deputati si chiede di modulare e calibrare l’applicazione concreta delle strutture alternative ricordando la connotazione tipicamente detentiva degli ICAM e quella meno afflittiva delle «case-famiglia protette».
Le potenzialità di queste strutture non si esauriscono nella dimensione alloggiativa poiché gli obiettivi sono quelli di sostenere la donna nel ricostruire un percorso di autonomia individuale; attivare una rete di opportunità formative e risorse individuali che facilitino la formazione e l’inserimento sociale e lavorativo.
Infatti, aiutando la madre nel recupero dei legami affettivi e familiari e nel rapporto con il figlio, non negando a quest’ultimo il diritto all’infanzia, si può salvaguardare e sperare in un reinserimento effettivo nella società.

L’obiettivo primario è quello di assicurare al minore un ambiente salubre, di fornirgli quantomeno la parvenza di un luogo confortevole, senza sbarre alle finestre o piccole celle sovraffollate da condividere con altre detenute.

Coerentemente con la ratio complessiva della riforma, risulta assolutamente irragionevole, quanto degradante per l’intero ordinamento giuridico e la società, ridurre ai minimi termini la tutela di un bambino solo perché figlio di un genitore detenuto, una discriminazione inconcepibile rispetto al trattamento riservato ad un bambino in libertà.
Questa proposta si pone quindi come una nuova speranza, un’apertura alla tutela del minore anche nei casi in cui ad essere detenute siano donne straniere e di etnia nomade che, non avendo a disposizione luoghi di privata dimora, si trovavano costrette a portare con sé i bambini, con una conseguente violazione per questi dei loro diritti e della libertà personale. Dunque, donne detenute, “madri dalle mani legate”.

La spinta per un futuro migliore, in una società di diritto fondata sui diritti umani, potrà esserci solo con una progressiva valorizzazione della tutela dell’infanzia, con un reale bilanciamento d’interessi tra diritto alla genitorialità e “diritto di esser piccoli” dei minori, tenendo presente la celebre frase di Pitagora:
“Educa i bambini e non sarà necessario poi punire gli uomini”.


Allegati



Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film


Articoli correlati