Cultura, società  -  Paolo Cendon  -  16/06/2022

Donne che si struggono

“Se è una donna a rifiorire, fra i rimorsi, tutto assume altri toni”.

 In confronto agli uomini sono più rettilinee le donne, più tortuose insieme; dietro di loro un padre o una madre a volte, a confondere le idee. Rapporti sbagliati che s’infilano nell’agenda, rimescolando le carte: passioni nuove a mettersi di mezzo.

 

“STORIA UN PO’ INGLESE, ALLORA, UN PO’ CINESE”.

  Londra 1923, Kitty, una giovane donna della media borghesia, accetta, anche perché la sua famiglia è stufa di mantenerla, di sposare Walter Fane: un medico batteriologo, sommamente attratto da lei, verso il quale lei non sente niente. Dopo un po’ di tempo, a Shangai, Kitty fa la conoscenza di un affascinante diplomatico, Charlie Townsend, ha una love story con lui; Walter se ne accorge, la mette alle strette, o lei lo seguirà a Mei Tu Fan, un villaggio all’interno della Cina dov’è scoppiato il colera, o lui farà uno scandalo; Kitty prova a resistere, non ci riesce, è costretta a seguirlo. Il viaggio coi portantini è interminabile, a Mei-tan-fu il colera impazza, i cinesi odiano i bianchi, Kitty da un conoscente ha la conferma di essere stata, per Townsend, solo un giocattolo. Pian piano le cose cambiano, Kitty scopre i meriti umano e filantropici del marito, accetta un’offerta di collaborazione con le suore; si rappacifica con Walter, alla fine, fa l’amore appassionatamente con lui per la prima volta, che non mai smesso di desiderarla; scopre qui di essere incinta, forse il padre è Townsend però, Walter è felice lo stesso.  Qualche settimana ancora e Walter resta contagiato dal colera, in poco tempo muore, Kitty gli è vicina fino all’ultimo momento. Torna poi in Inghilterra. Passano alcuni anni, un giorno lei e il figlioletto stanno passeggiando per Londra quando incontrano Townsend, che subito fa qualche avance a Kitty; lei finge però di non capire, indifferente prosegue col piccolo, come niente fosse (IL VELO DIPINTO).

 

“CI SPOSTIAMO IN AMERICA LATINA”.

Elena Hubermann, cittadina americana, figlia di una spia tedesca, accetta la proposta del misterioso Devlin, agente segreto, di cui in un attimo si è innamorata, ben ricambiata; parte con lui per Rio de Janeiro, vuole redimersi da una vita oziosa, senza più senso. A Rio le viene assegnato il compito di carpire informazioni dal capo di un’organizzazione nazista,  suo antico corteggiatore, Alessio Sebastian; l’abboccamento al galoppatoio va in porto, segue un invito a cena di Alessio, che presto s’innamora di lei,  le chiede di sposarlo; lei per poter meglio indagare nella villa accetta, d’accordo con Devlin, qualcosa di losco c’è in effetti, tutto gira intorno a una strana bottiglia di vino. Devlin fa sì poi che Elena persuada il marito a organizzare una festa, si fa invitare, quella   sera s’infila in cantina, romperà una bottiglia, scoprendo essere quello il luogo in cui è nascosto il minerale di uranio; Alessio li sorprende insieme, mentre si baciano, intuisce che la moglie è una spia americana, decide segretamente di avvelenarla col caffè.  Elena deperirà così, non va più agli appuntamenti in città, dopo un po’ Devlin sospetta qualcosa; decide di andare alla villa, sale nascostamente al piano superiore, trova Elena in fin di vita; le sussurra finalmente il suo amore, la trae in salvo, accompagnandola nell’auto parcheggiata fuori. Devlin e Elena si allontanano insieme, Alessio è abbandonato al suo destino (NOTORIUS).

 




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