Varie  -  Redazione P&D  -  30/11/2022

Danni, telefoni, infarto, padre assente e altro in giurisprudenza

IL DANNO ENDOFAMILIARE CAUSATO DAL DISINTERESSE VERSO LA PROLE

>>>>>>>  È stato ribadito da una recentissima sentenza della Cassazione che il disinteresse mostrato da un genitore nei confronti di un figlio naturale integra violazione degli obblighi di mantenimento, istruzione ed educazione della prole, e determina la lesione dei diritti nascenti dal rapporto di filiazione che trovano negli articoli 2 e 30 della Costituzione, oltre che nelle norme di natura internazionale recepite nel nostro ordinamento, un elevato grado di riconoscimento e tutela.

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RAFFICA DI PAROLE AL TELEFONO E L’ANZIANA SIGNORA SIGLA IL CONTRATTO: 500MILA EURO DI MULTA PER VODAFONE

>>>>>>>>>>   Accolta l’istanza presentata dal figlio della donna. Palese la mancanza di regolarità nella procedura seguita dall’operatore del call center per arrivare alla chiusura del contratto.

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IL VECCHIO RICORSO PER LA SEPARAZIONE, POI ABBANDONATO, CERTIFICA L’ORIGINE DELLA CRISI CONIUGALE

>>>>>>>>>>  Impossibile addebitare a lui o a lei la successiva definitiva rottura. I comportamenti violenti dell’uomo e le relazioni adulterine della donna sono catalogabili, difatti, come conseguenza della crisi irreversibile della coppia.

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MEGLIO IL CARCERE CHE LA DETENZIONE DOMICILIARE PER LA CONDANNATA AFFETTA DA PROBLEMI MENTALI

>>>>>>>>>  Respinta l’istanza avanzata da una donna e mirata ad ottenere la proroga del differimento della pena con la detenzione domiciliare. Decisivi per i Giudici due elementi: primo, l’inadeguatezza dell’abitazione indicata; secondo, l’incapacità della donna di badare a sé stessa.

Prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo 17 ottobre 2022 n. 150 – differita al 30 dicembre 2022 dal decreto legge 31 ottobre 2022 n. 162 – la confisca per equivalente disposta in assenza di preventivo sequestro è da considerarsi legittimamente disposta anche se non preceduta dalla notifica dell’avviso di pagamento del debito tributario.

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IL DANNO BIOLOGICO TERMINALE NON SUSSISTE SE IL LAVORATORE PERDE LA VITA POCHE ORE DOPO L’INCIDENTE

>>>>>>>>>  Il lavoratore non sopravviveva che per poche ore dopo l’incidente mortale e per tale motivo veniva escluso il risarcimento del danno biologico terminale alle eredi. La Suprema Corte, però, in tale esclusione non ravvede alcuna violazione del principio di integralità del risarcimento.

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INFARTO A SEGUITO DEL SUPERLAVORO RICHIESTO DALL’AZIENDA: COME SI RIPARTISCE L’ONERE DELLA PROVA AI FINI DEL RISARCIMENTO?

>>>>>>>>>>  La Cassazione mette ordine sul tema della ripartizione dell’onere della prova in caso di richiesta di risarcimento da parte del lavoratore per i danni subiti a causa del c.d. “superlavoro”.

 

 




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