Varie  -  Redazione P&D  -  03/03/2023

Corti e Tribunali, ecco le decisioni

L’ONERE PROBATORIO DEL DANNO DA SUPERLAVORO

>>>>>>>>>> Il lavoratore che deduce di aver subito danni derivanti dalla richiesta di lavoro eccedente la tollerabilità lamenta, di fatto, un inesatto adempimento agli obblighi di sicurezza da parte del datore di lavoro e, per tale motivo, è tenuto ad allegare rigorosamente tale inadempimento, evidenziando i relativi fattori di rischio, ma non gli si può imporre di individuare la violazione di una specifica norma prevenzionistica.

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SEGNALA UN FALSO OMICIDIO A UN PASSANTE, CHE CHIAMA LA POLIZIA: CONDANNATO PER PROCURATO ALLARME

>>>>>>>>>   Irrilevante il fatto che l’annuncio del falso omicidio sia arrivato alle autorità e alle forze dell’ordine attraverso una terza persona. I giudici chiariscono che il reato di procurato allarme presso l’autorità si concretizza anche quando l’annuncio di un disastro, di un infortunio o di un pericolo inesistente è mediato, cioè non effettuato direttamente alle forze dell’ordine, bensì a un privato, ma comunque idoneo a provocare la reazione delle autorità.

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IL FISCO PAGA I DANNI SUBITI DALL’IMPRENDITORE A CAUSA DAGLI ERRORI COMMESSI DAGLI ISPETTORI

>>>>>>> I grossolani errori commessi dagli ispettori hanno portato all’avvio di due procedimenti penali a carico di un imprenditore, conclusi però con l’annullamento. Inevitabile dunque la condanna al risarcimento dei danni subiti ex art. 2043 c.c.

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PERCEPISCE INDEBITAMENTE CONTRIBUTI COMUNITARI E FINANZIAMENTI AGEVOLATI DURANTE IL COVID: LEGITTIMO IL SEQUESTRO DA PARTE DEL PROCURATORE EUROPEO

>>>>>>>>>> Il Tribunale di Ragusa confermava il provvedimento del GIP che aveva rigettato la richiesta del Procuratore europeo delegato della sede di Palermo di applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo ai fini di confisca diretta di un’ ingente somma di denaro nei confronti di un imputato.

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IL QUOTIDIANO ONLINE RISARCISCE SE SI RIFIUTA DI RIMUOVERE O AGGIORNARE LE NOTIZIE INERENTI PROCEDIMENTI PENALI

>>>>>>>>>>  I titolari dei siti web di quotidiani online non possono ritenersi onerati del continuo aggiornamento dei contenuti pubblicati riguardanti i procedimenti penali dei protagonisti delle notizie. Qualora però gli interessati ne facciano richiesta, un rifiuto ingiustificato delle testate giornalistiche a rimuovere o aggiornare gli articoli integra un illecito e può motivare il risarcimento dei danni

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IL VERBALE È SUFFICIENTE A LEGITTIMARE LA MULTA PER USO DEL CELLULARE ALLA GUIDA

>>>>>>>>  Inutile l’opposizione proposta dall’automobilista multato, con cui sottolinea la cattiva interpretazione dei fatti da parte degli agenti della Polizia Locale. Per mettere in discussione il verbale sarebbe stato invece necessario fare ricorso al procedimento di querela di falso.

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PROCESSO CIVILE IN CASSAZIONE: UN NUOVO PROTOCOLLO DI INTESA PER AVVOCATI E MAGISTRATI

>>>>>>>>  E’ stato firmato il 1° marzo 2023 il Protocollo di intesa tra Corte di Cassazione, Procura Generale della Corte di Cassazione, Avvocatura Generale dello Stato e Consiglio Nazionale Forense, avente ad oggetto le buone prassi in materia di regole redazionali degli atti processuali, disposizioni per il rito camerale unificato, procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi ex art. 380-bis c.p.c. e digitalizzazione.

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INTERNAZIONALE CHI AVVIA UN PROCESSO MA ALLA VIGILIA DELLA PRIMA UDIENZA RAGGIUNGE UN ACCORDO CON LA CONTROPARTE, PAGA LE SPESE DI LITE

>>>>>>>>>  Non viola l’equo processo ex art. 6 Cedu imporre la soccombenza ed il saldo delle spese di lite (contributo unificato, parcella dei legali, oneri accessori etc.) in capo a colui che ha avviato una lite, senza ricorrere preliminarmente a metodi di risoluzione stragiudiziale (ADR, mediazione etc.) e poi l’ha transata alla vigilia della prima udienza. Iniziare l’iter di una causa comporta costi per la giustizia, evitabili se le parti avessero avuto una condotta più responsabile, di conseguenza è giusto che la parte che l’ha avviato sia dichiarata soccombente e ne paghi le spese.

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PROFESSIONE - COMPENSI AVVOCATO: LA PROVA DEL CONFERIMENTO DEL MANDATO PUÒ ESSERE RAGGIUNTA TRAMITE PRESUNZIONI?

>>>>>>>>>>  Per la configurazione di una presunzione giuridicamente valida ai sensi degli artt. 2727 e 2729 c.c., non occorre che tra il fatto noto e quello ignoto sussista un legame di assoluta ed esclusiva necessità causale, ma è sufficiente che il fatto da provare sia desumibile dal fatto noto, in forza di una regola d’esperienza, come conseguenza meramente probabile, secondo un criterio di normalità.

 




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