Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  18/07/2021

CONGRESSO FISH, 16 luglio 2021 - Un fermo immagine dell'incontro con i rappresentanti del mondo politico, durante il congresso della FISH

Sembrano incoraggianti, almeno dal punto di vista delle dichiarazioni d’intento, i segnali arrivati dagli esponenti istituzionali e dai rappresentanti delle varie forze politiche intervenuti in questi giorni al Congresso Nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap): «Dichiarazioni di impegno e di attenzione sulla formazione degli insegnanti di sostegno nelle scuole – sottolinea Vincenzo Falabella, presidente della FISH -, sulla situazione dei caregiver familiari, sulla necessità di potenziare i servizi sociali e domiciliari degli Enti Locali e anche la volontà di avviare finalmente il processo di deistituzionalizzazione delle persone con disabilità, tanto da noi auspicato: sono state queste le principali dichiarazioni d’intento espresse dai partecipanti al nostro Congresso, senza naturalmente trascurare quanto affermato rispetto al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e sulla necessità di utilizzarne al meglio le risorse dedicate alla disabilità».

 

Svoltosi in modalità online, il Congresso della FISH, dopo l’introduzione di Falabella, si è aperto con le testimonianze di alcuni componenti dei vertici della Federazione, ovvero Giovanni Marino, presidente dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di Persone con Autismo), Salvatore Nocera, presidente del Comitato dei Garanti della FISH, Rachele Michelacci, vicepresidente dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Nunzia Coppedé, presidente della FISH Calabria, Donata Pagetti Vivanti, componente della Giunta della Federazione e Germano Tosi, presidente di ENIL Italia (European Network on Independent Living).

Tutti loro, ciascuno dal proprio angolo prospettico, si sono soffermati sull’impatto della pandemia nei confronti delle persone con disabilità, guardando di volta in volta alla situazione delle persone con disabilità intellettive, a quella delle donne con disabilità, alla segregazione e all’isolamento che in quest’ultimo anno e mezzo si sono dovuti toccare con mano.

 

Successivamente, è stata la volta della tavola rotonda intitolata L’impegno della politica per orientare il futuro delle persone con disabilità a partire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, moderata da Gian Antonio Stella, giornalista del «Corriere della Sera», e alla quale hanno partecipato Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, Matteo Salvini, segretario della Lega, Giuseppe Conte, capo politico del Movimento 5 Stelle, Ettore Rosato, presidente di Italia Viva e Giovanni Toti, fondatore di Coraggio Italia. A confrontarsi con loro, per la FISH, i vicepresidenti Silvia Cutrera e Antonio Cotura, il tesoriere Mario Alberto Battaglia e i componenti di Giunta Benedetta Demartis e Marco Espa. Dal canto suo, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, impossibilitato a partecipare, ha inviato un saluto in video.

Particolarmente significativo è stato anche il momento conclusivo della prima giornata, in cui Agostino Squeglia, già ben noto ai Lettori e alle Lettrici di «Superando.it» come “suggenitore”, per sua stessa definizione, ovvero un genitore di persona con disabilità impegnato da tempo nel cercare di diffondere una nuova cultura sulla disabilità, soprattutto tramite lo strumento della letteratura, ha proposto in video la lettura intitolata Tutto normale!… O quasi.

 

La seconda giornata del Congresso, nella mattinata di oggi, 17 luglio, è stata aperta dall’incontro con i rappresentanti delle Istituzioni, che ha visto gli interventi di Erika Stefani, ministra per le Disabilità, Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione, Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Antonio Decaro, presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), nonché Mauro Palma, responsabile della struttura del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale e Giampiero Griffo, coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sulle Condizioni delle Persone con Disabilità.

«È stato un congresso aperto – è l’annotazione conclusiva di Vincenzo Falabella – che è riuscito ad alimentare un dibattito costruttivo su diversi temi. Una due giorni in cui abbiamo rappresentato con chiarezza, agli esponenti politici, le istanze pressanti che arrivano quotidianamente dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie, sull’isolamento, la segregazione, le discriminazioni che si verificano ancora frequentemente nel mondo del lavoro, della scuola e nei confronti delle donne con disabilità. Dietro il logo della FISH, del resto, ci sono le storie vive delle persone e le testimonianze di chi all’interno dei territori si spende per l’associazionismo e la tutela delle persone con disabilità: è con loro che abbiamo costruito dal basso i temi di questa due giorni e li abbiamo esposti a chi ha il compito di assumere le decisioni politiche».

 

Importante, infine, è stata anche la sessione conclusiva del Congresso – prima delle conclusioni di Falabella -, dedicata al Futuro della Federazione, durante la quale i vari coordinatori e coordinatrici dei Gruppi di Lavoro dell’organizzazione (Dino Barlaam, Paolo Bandiera, Stefania Stellino, Angelo Cerracchio, Silvia Cutrera, Daniele Romano, Assia Andrao, Luisella Bosisio Fazzi) hanno presentato il lavoro finora svolto e gli obiettivi futuri, mentre del loro ruolo e dei nuovi assetti nei rispettivi settori hanno parlato la responsabile della Progettazione e dello Sviluppo Organizzativo (Cira Solimene) e il coordinatore del Centro Studi Giuridici FISH (Massimo Rolla).

 




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