(estratto)
La materia in esame, nonostante gli sforzi interpretativi, soffre di una patologica malattia e ipocrisia: vi è una tangibile ambiguità tra gli interessi protetti in sede penale, compresa la rilevanza ai fini risarcitori di danno-conseguenza derivante da reato rispetto alle (non) soluzioni civilistiche e allo spazio che gli animali occupano all"interno della normativa civilistica. Il sistema, nel suo complesso, appare gravemente diacronico; ciò nonostante la mediazione data dall"interpretazione pretoria che, per quanto preziosa, lascia aperti dubbi dogmatici e rilievi pratici, per ovviare i quali occorre un intervento del legislatore, nell"auspicio che sia ponderato e chiaro e non ulteriore fonte di confusione.
Nel saggio si è tentato di analizzare – tra le righe – le norme e le pronunce giudiziali per riflettere su quale sia lo stato dell"arte e quali siano i vuoti da colmare alla luce di un dato di fatto inevitabile, vale a dire il valore che gli animali, sotto più profili, tutti meritevoli di tutela e protezione, hanno nella società contemporanea.
Allo stato pare di dover concludere che gli animali non sono soggetti di diritto ma soggetti di protezione; pur essendo esseri senzienti (e come negarlo?), non sono titolari di diritti in sé, ma sempre in relazione all"individuo uomo. L"essere senziente significa essere portatori di interessi ma non è sufficiente perché si sia titolare di diritti, neppure se questi diritti siano esercitabili da altri, come nel caso degli altri soggetti "deboli".
Il percorso è iniziato ma non può dirsi compiuto e non pare possibile anticipare – allo stato attuale – l"equazione essere senziente=soggetto di diritto; ciò sembra prematuro senza una discussione seria che riconduca i fenomeni naturali e sociali all"interno delle categorie giuridiche e senza una presa di posizione chiara del legislatore chiamato ad esercitare il suo ruolo e non a delegarlo agli organi giudiziari.
D"altro canto, non pare possibile ridurre l"animale ad una cosa, perché chiari sono i segnali contrari.
Né soggetto né oggetto, insomma.
Il volume "Degli animali&Della famiglia (ovvero) gli animali nel libro I del codice civile", dal titolo evocativo, appunto, del Libro del Codice che si occupa di "persone e famiglia", edito da Key Editore (novembre 2015), può essere acquistato sul sito dell'editore, oppure IBS, Libreria Universitaria, Amazon, La Feltrinelli e le librerie convenzionate.
Qui sotto l'indice.
Introduzione
Capitolo Primo
GLI ANIMALI AL COSPETTO DEL LIBRO I
DEL CODICE CIVILE
1.1. A bruciapelo: gli animali sono soggetti di diritto? – 1.2. Strabismo normativo: animali tra i due poli del diritto civile e del diritto penale – 1.2.1. Animali esseri senzienti – 1.3. Cosa succede oltralpe – 1.4. Il risarcimento-conseguenza del reato contro l"animale si fonda sul legame e prescinde dalla proprietà: uno spiraglio per prendere le distanze dal dogma della "proprietà"?
Capitolo Secondo
GLI ANIMALI E IL MATRIMONIO
2.1. Prime questioni afferenti gli animali in famiglia – 2.2. Dalla gelosia alla separazione, ovvero l"animale (con)causa della separazione – 2.3. L"animale può essere anche il (s)oggetto del contendere
Capitolo Terzo
IN PARTICOLARE, GLI ANIMALI E LA CRISI FAMILIARE
3.1. 3.1. Tassonomia delle pronunce di merito in assenza di previsione legislativa – 3.2. Nulla quaestio se c"è accordo – 3.3. Contra: in caso di lite il giudice non ha competenza – 3.4. E le coppie non sposate? – 3.5. E se manca un accordo, quid iuris nel deserto normativo? – 3.6. Altre problematicità
Capitolo Quarto
SAEVITIA IN BRUTA EST TIROCINIUM CRUDELITATATIS IN HOMINES
4.1. Il capro espiatorio di un amore patologico – 4.2. Casistica – 4.3. Due storie giudiziarie: la vittima sacrificale – 4.3.1. L"animale vittima trasversale
Capitolo Quinto
ANIMALI & FRAGILITA" UMANE
5.1. Se l"animale è un bene (oltre a fare "bene"), c"è chi li accumula – 5.1.1. Se la patologia sconfina nel vizio di mente. Ricadute sul piano dell"imputabilità – 5.2. Animali e fragilità: animali come risorsa… per l"uomo, ancora una volta come "bene" ma senziente – 5.2.1. Iniziativa dell"ospedale. A proposito di alleanza terapeutica? – 5.3. Cani in carcere come visitatori – 5.3.1. Relazione affettiva con il cane: evocato il favor familiae – 5.3.2. Cani in carcere come… occasione di rieducazione e reintegrazione – 5.4. Diritto alla relazione
Capitolo Sesto
CONVIVERE CON GLI ANIMALI, LE TUTELE ABITATIVE PER GLI UMANI
6.1. La giurisprudenza ante riforma – 6.2. La riforma – 6.3. Contenzioso in aumento o in diminuzione?
(Non) Conclusioni