-  Mazzon Riccardo  -  24/07/2012

UTET GIURIDICA: RESPONSABILITA' OGGETTIVA E SEMIOGGETTIVA - Riccardo MAZZON

Esce in questi giorni, per la collana Utet "Il diritto italiano nella giurisprudenza", a cura di Paolo Cendon, il volume "Responsabilità oggettiva e semioggettiva", del quale si anticipano Prefazione e Sommario.

 

PREFAZIONE

 

Una bambina sale sopra un tavolo da ping-pong: quest'ultimo si rovescia e la bambina si infortuna; una volpe attraversa le corsie di un'autostrada e un automobilista, spaventato, provoca un incidente; la bombola del gas scoppia e causa la rovina di un edificio; uno scout, durante un'escursione, cade in un burrone; il paziente rifiuta l'emotrasfusione, il medico gli salva la vita trasgredendo la volontà manifestata; un giocatore si infortuna durante una partita di calcio.

Quelle testè elencate sono tutte situazioni nelle quali il danneggiato "sente" di avere il diritto ad un qualche risarcimento, ma, nel contempo, fatica ad individuare un equilibrato principio risarcitorio ed un'univoca caratterizzazione del responsabile: in effetti, la responsabilità oggettiva, la responsabilità così detta semi-oggettiva, nonché l'assenza di antigiuridicità rappresentano istituti "border-line" nel panorama giuridico e svolgono una fondamentale funzione di equilibrio nel sistema risarcitorio complessivamente inteso.

Il presente volume ricerca ed espone un razionale filo conduttore dei diversi istituti giuridici che, in qualche modo, possono intendersi ricompresi nelle tre macrofigure summenzionate, tendenzialmente incasellando una svariata gamma di concreta casistica nelle più confacenti figure di riferimento.

La completezza dell'opera è stata resa possibile dall'apporto delle colleghe di studio Vittoria Rapisardi, Chiara Secco, Silvia Bersani e Barbara Longato, ognuna delle quali ha curato, in particolare, la materia di propria specifica competenza.

 

  



indice sommario

Capitolo I

Danno, illecito e risarcimento

 

1.1. L"illecito in generale

1.1.1. Segue: l"illecito amministrativo

1.2. La normativa

1.2.1. Segue: normativa concernente l"illecito amministrativo

1.3. L"illecito ha sempre struttura tripartita?

1.4. Illecito civile e danno risarcibile

1.4.1. Segue: fatto tipico e offesa in ambito penale

1.5. Trasversalità strutturali necessitate nei diversi ambiti d"illecito

1.6. Le lacune del diritto civile e la responsabilità oggettiva quale momento di necessitata trasversalità – l"esempio di dolo, colpa e nesso eziologico

1.6.1. Segue: la responsabilità oggettiva quale istituto consueto nella dogmatica penalistica

1.6.2. Segue: conclusioni

 

 

Capitolo II

Trasversalità necessitate in ambito d"illecito

 

2.1. Trasversalità necessitata avente ad oggetto singoli istituti giuridici

2.1.1. Segue: la tripartizione del fatto in condotta, evento e nesso di causalità; le diverse manifestazioni della colpevolezza (dolo, colpa, responsabilità oggettiva); la dimensione dell"antigiuridicità e le cause di giustificazione; l"offesa determinata dall"illecito in ambito penale (importanza dell"art. 49 c.p.) e in ambito civile (il danno)

2.2. Il fatto nell"illecito civile: la clausola generale (c.d. atipicità)

2.2.1. Segue: indifferenza del principio costituzionale di legalità in ambito civile

2.3. La colpevolezza quale categoria trasversale e la tendenziale tripartizione in dolo, colpa e responsabilità oggettiva

2.4. L"offesa in ambito civile: il danno conseguente al fatto antigiuridico colpevole

2.4.1. Segue: cenni sulla partizione principe relativa all"illecito civile: illecito contrattuale e illecito extra-contrattuale

 

 

Capitolo III

L"attribuibilità della responsabilità generante risarcimento attraverso un giudizio normativo di rimproverabilità personale oggettiva

 

3.1. Colpevolezza e responsabilità oggettiva in ambito penale

3.1.1. Segue: il parallelo con la colpa

3.2. La colpevolezza in ambito civile: attribuzione del fatto materiale dannoso ed obiettivamente antigiuridico al soggetto attraverso un giudizio normativo di rimproverabilità personale

3.2.1. La colpevolezza civile in senso stretto: il dolo e la colpa come canonici momenti di attribuibilità del fatto al contegno tenuto dal soggetto

3.2.2. La colpevolezza civile in senso lato: attribuibilità della responsabilità generante risarcimento attraverso un giudizio normativo di rimproverabilità personale oggettiva – sua cittadinanza costituzionale

3.2.2.1. L"inopportunità di una definizione meramente negativa della responsabilità oggettiva

3.2.3. Segue: eccezionalità dell"istituto e necessario rigore richiesto al legislatore nella previsione casistica nonché all"interprete nell"applicazione pratica

3.3. Imputabilità quale presupposto della colpevolezza?

3.3.1. Segue: le perplessità di parte della dottrina penalistica

 

 

Capitolo IV

La responsabilità oggettiva in generale

 

4.1. Introduzione al concetto di responsabilità oggettiva

4.2. La definizione di responsabilità oggettiva

4.3. Ancora sull"eccezionalità dell"istituto della responsabilità oggettiva

4.4. Casistica di responsabilità oggettiva in ambito penale

4.4.1. Segue: preterintenzione

4.4.1.1. Segue: l"aborto preterintenzionale

4.4.1.2. Segue: l"omicidio preterintenzionale

4.4.2. Segue: reati aggravati dall"evento

4.4.3. Segue: concorso c.d. anomalo – generalità

4.4.3.1. Segue: nesso eziologico e collegamento soggettivo

4.4.3.2. Segue: l"interpretazione costituzionalizzata

4.4.3.3. Segue: casistica

4.4.3.3.1. Segue: lesioni personali/omicidio – furto/rapina impropria – rissa aggravata dall"uccisione di uno dei partecipi

4.4.3.4. Concorso anomalo, aberratio delicti e reato preteritenzionale

4.4.3.5. Il 2° co. dell"art. 116 c.p. e la sua compatibilità con l"art. 114 c.p

4.5. Casistica di responsabilità oggettiva in ambito civile

4.5.1. Segue: danno cagionato dall"incapace

4.5.1.1. Segue: la recente fattispecie decisa da Cass., sez. III, 30 marzo 2011, n. 7247

4.5.2. Segue: genitori, tutori, precettori e maestri d"arte

4.5.2.1. Segue: una recente fattispecie decisa da Trib. Genova 23 settembre 2011

4.5.3. Segue: padroni e committenti

4.5.3.1. Segue: il recente caso deciso da Cass., sez. III, 13 luglio 2011, n. 15394

4.5.4. Segue: attività pericolose

4.5.4.1. Segue: pericolosità della distribuzione dell"energia elettrica in Cass. 18 luglio 2011, n. 15733

4.5.4.2. Segue: i sei motivi di ricorso e la motivazione a sostegno della decisione

4.5.5. Segue: cose in custodia

4.5.5.1. Segue: cose in custodia e pubblica amministrazione: una recente presa di posizione – Trib. Roma, sez. II, 14 ottobre 2011, n. 20017

4.5.6. Segue: animali

4.5.6.1. Segue: l"esempio di Cass., sez. III, 20 luglio 2011, n. 15895

4.5.7. Segue: rovina di edificio

4.5.7.1. Segue: il caso deciso da Cass., sez. III, 21 gennaio 2010, n. 1002

4.5.8. Segue: produttore

4.5.8.1. Segue: il caso deciso da Cass., sez. III, 15 marzo 2007, n. 6007 – prodotti cosmetici

4.5.9. Segue: proprietario del veicolo (o usufruttuario, o acquirente con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatore in leasing)

4.5.9.1. Segue: il caso deciso da Cass., sez. III, 7 ottobre 2010, n. 20810

4.5.9.2. Segue: eccezionalità della norma

4.5.9.2.1. Segue: un recente caso concreto – Cass., sez. III, 13 dicembre 2010, n. 25127

4.5.10. Vizi di costruzione o difetti di manutenzione

4.5.10.1. Segue: la fattispecie decisa da Cass., sez. III, 6 agosto 2004, n. 15179

 

 

Capitolo V

Antigiuridicità obiettiva e cause di giustificazione

 

5.1. L"antigiuridicità obiettiva in ambito penale quale contrasto della condotta tipica e offensiva con le esigenze di tutela dell"ordinamento

5.1.1. Segue: la sua completa risoluzione nel difetto di cause di giustificazione

5.2. L"antigiuridicità obiettiva in ambito civile quale contrasto della condotta atipica e offensiva (fatto dannoso) con le esigenze di tutela dell"ordinamento: l"antigiuridicità civilmente intesa è antigiuridicità obiettiva

5.2.1. Segue: il contrasto con un dovere giuridico che caratterizza l"illiceità del fatto deve relazionarsi non solo con la posizione soggettiva (da tutelare) del leso, ma anche con le esigenze generali dell"ordinamento nel suo complesso

5.3. L"antigiuridicità obiettiva in ambito civile e il difetto di cause di giustificazione: parallelismo con l"ambito penale

5.4. Le cause di giustificazione (cause di esclusione dell"antigiuridicità) codificate in ambito civile: gli artt. 2044 (legittima difesa) e 2045 (stato di necessità) c.c.

5.4.1. Un esempio concernete l"art. 2044 c.c.: Trib. Genova, sez. II, 27 ottobre 2010

5.4.2. Un esempio concernete l"art. 2045 c.c.: Cass., sez. III, 18 novembre 2010, n. 23275

5.5. Le cause di giustificazione (cause di esclusione dell"antigiuridicità) non codificate in ambito civile (esercizio del diritto, adempimento del dovere e consenso dell"avente diritto): rinvio alla materia penale

5.5.1. Casistica giurisprudenziale in ambito di consenso dell"avente diritto: Cass. pen., sez. VI, 15 aprile 2011, n. 20944

5.5.2. Casistica giurisprudenziale in ambito di esercizio del diritto: Cass. pen., sez. V, 1° giugno 2011, n. 36145

5.5.3. Casistica giurisprudenziale in ambito di adempimento del dovere: Cass. pen., sez. III, 10 marzo 2011, n. 18896

5.5.3.1. La posizione del comandante del nucleo operativo speciale secondo la Suprema Corte

5.5.3.2. La posizione dell"infiltrato secondo la Suprema Corte

5.5.4. Casistica giurisprudenziale in ambito di uso legittimo delle armi: Trib. Salerno, sez. I, 8 aprile 2011

5.5.5. Casistica giurisprudenziale in ambito di difesa legittima: Trib. La Spezia, 26 aprile 2011, n. 3

5.5.6. Casistica giurisprudenziale in ambito di stato di necessità: Cass. pen., sez. III, 9 giugno 2011, n. 26368

5.6. I principi generali che regolano le cause di giustificazione (cause di esclusione dell"antigiuridicità) in ambito civile: rinvio ai principi generali vigenti in ambito penale

5.7. Le cause di giustificazione in generale: una definizione

5.7.1. Segue: la teoria tripartita e la teoria bipartita

5.7.1.1. Segue: la teoria tripartita

5.7.1.2. Segue: la teoria bipartita

5.7.2. Segue: confronto con categorie affini

5.7.2.1. Cause di giustificazione (esimenti/scriminanti)

5.7.2.2. Segue: cause di esclusione della colpevolezza

5.7.2.3. Segue: cause di esenzione da pena

5.7.3. Segue: ratio sottesa alle cause di giustificazione

5.7.3.1. Segue: modello monistico

5.7.3.2. Segue: modello pluralistico

5.7.4. Segue: disciplina

5.7.4.1. Segue: rilevanza oggettiva delle scriminanti esistenti

5.7.4.2. Segue: rilevanza putativa delle scriminanti inesistenti

5.7.4.3. Segue: putatività – le diverse tipologie dell"errore

5.7.4.4. Segue: l"errore colposo

5.7.4.5. Segue: le cause di giustificazione nel concorso di persone

5.7.4.6. Segue: dolo e cause di giustificazione

5.7.4.7. Segue: cause di giustificazione e violazioni amministrative

 

 

Capitolo VI

La legittima difesa

 

6.1. L"interpretazione globale della legittima difesa

6.1.1. Segue: applicabilità alla Pubblica Amministrazione

6.2. Costrizione, necessità, attualità e proporzionalità

6.2.1. Segue: il caso concreto deciso da Cass., sez. III, 28 agosto 2009, n. 18799

6.3. Il 2° e il 3° co. dell"art. 52 c.p.

6.4. Eccesso colposo e difetto di proporzionalità

6.4.1. Segue: la condotta che tende non solo a coartare ma anche a punire o a «ridurre a ragione»

6.4.2. Segue: eccesso colposo e «jus proibendi»

6.5. Insussistenza del diritto all"indennità

6.6. Infondata la questione di costituzionalità che miri all"istituzione di un fondo di garanzia per le vittime di aggressioni criminali

6.7. Inapplicabilità ai casi di rissa

6.8. Rimozione autovetture parcheggiate in spazi privati

6.9. Il medico che reagisce all"aggressione subita durante una visita fiscale

6.10. La detenzione abusiva di armi non esclude l"operatività della legittima difesa

 

 

Capitolo VII

Lo stato di necessità

 

7.1. L"istituto dello stato di necessità in ambito civile

7.2. Necessità che il danno risulti eziologicamente collegato alla condotta

7.3. Necessità che la condotta del soggetto necessitato risulti caratterizzata dalla colpevolezza

7.3.1. Segue: un caso concreto – Trib. Roma, sez. XII, 8 settembre 2009, n. 18214

7.4. Nella domanda di risarcimento è implicita quella di corresponsione di un equo indennizzo

7.4.1. Segue: la funzione surrogatoria od integratrice dell"equo indennizzo

7.5. Una questione di legittimità costituzionale

7.6. Casistica giurisprudenziale: regata velica, occupazione, spoglio, riserve idriche

7.6.1. Segue: responsabilità amministrativa, difesa putativa, fortunale marittimo, locazione

7.6.2. Segue: la spettanza delle speciali elargizioni previste a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche non riduce l"indennizzo

7.6.3. Segue: l"assoluta necessità di evitare la paralisi di un servizio indispensabile per il funzionamento di un"attività pubblica può integrare gli estremi dello stato di necessità

7.6.4. Segue: applicabilità dell"istituto in casi di surroga

7.6.5. Segue: l"ambito del lavoro subordinato

7.6.6. Segue: condominio e violazione delle distanze legali

7.6.7. Segue: comune che abbia immesso in un corso d"acqua rifiuti liquidi urbani per esigenze igieniche della popolazione

7.6.8. Segue. L"art. 2054 c.c. e il c.d. consenso informato nella responsabilità medica (rinvio)

7.6.9. Segue: l"art. 2054 c.c. e il danno da circolazione stradale

7.6.10. Segue: recente casistica tratta dal repertorio penale – l"occupazione d"alloggio

7.6.10.1. Segue: falsa testimonianza indotta da gravi minacce

 

 

Capitolo VIII

Il c.d. consenso informato

 

8.1. Il consenso è valido solo se «informato»

8.1.1. Segue: consenso informato e alleanza terapeutica

8.1.2. Segue: la normativa di riferimento

8.1.3. Segue: la fonte dell"obbligo

8.2. Le conseguenze della violazione dell"obbligo informativo

8.3. Il contenuto dell"obbligo informativo

8.3.1. Segue: l"obiettivo dell"operatore sanitario

8.3.2. Segue: i requisiti formali

8.3.3. Segue: il paziente che non vuole essere informato

8.3.4. Segue: l"importanza della cartella clinica e del modulo

8.4. Può il paziente rifiutare la terapia?

8.4.1. Segue: differenze con l"eutanasia

8.4.2. Segue: chi decide se il soggetto adulto è in stato di totale incapacità?

8.4.2.1. Segue: i doveri del tutore o dell"amministratore di sostegno

8.4.2.2. Segue: il caso del malato in stato vegetativo permanente

8.5. Il consenso o il dissenso debbono essere attuali e successivi all"informativa rilasciata

8.5.1. Segue: l"ipotesi eccezionale di un dissenso preventivamente prestato

8.6. Il consenso (o il dissenso del minore)

8.7. Cenni sul trattamento sanitario obbligatorio

8.8. La c.d. «sedazione terminale» o «sedazione palliativa»

8.8.1. Segue: differenze con l"eutanasia

8.9. Casistica giurisprudenziale: incidenza della natura occasionale e diluita della prestazione?

8.9.1. Segue: contratto di spedalità, autodeterminazione e tipologie dei danni risarcibili

8.9.1.1. Segue: il c.d. contratto di spedalità

8.9.1.2. Segue: la duplice natura dei danni risarcibili – lesione del diritto all"autodeterminazione

8.9.1.2.1. Segue: lesione del diritto alla salute

8.9.1.3. Segue: le considerazioni del CTU

8.9.1.4. Segue: l"importanza delle considerazioni del CTU anche ai fini di valutazione del corretto espletamento del dovere informativo

8.9.1.5. Segue: l"attrice adeguatamente informata avrebbe rifiutato o meno di sottoporsi all"intervento?

8.9.1.5.1. Segue: il comportamento della persona media posta nelle stesse condizioni dell"interessato

8.9.2. Segue: un caso di dissenso informato «ora per allora»

8.9.2.1. Segue: il diritto positivo richiamato nel provvedimento

8.9.2.2. Segue: l"applicazione al caso concreto

8.9.2.3. Segue: l"incapace che abbia lasciato specifiche disposizioni scritte

8.9.2.4. Segue: testamento biologico?

8.9.2.5. Segue: il rifiuto di alimentazione e idratazione forzate e la nomina dell"amministratore di sostegno

 

 

Capitolo IX

Il danno cagionato dall"incapace

 

9.1. Il fatto dannoso compiuto dall"incapace di intendere e volere

9.1.1. Segue: l"art. 2046 c.c. non priva di rilevanza giuridica il contributo causale della condotta dell"incapace nella produzione dell"evento

9.1.2. Segue: applicabilità del principio nel danno da circolazione stradale

9.2. L"accertamento dell"incapacità di intendere e volere in ambito civile

9.2.1. Segue: criteri utilizzabili dal magistrato

9.3. Il danno subito dall"incapace medesimo

9.3.1. Segue: l"applicabilità dell"art. 1227 c.c.

9.4. La responsabilità di chi è tenuto alla sorveglianza dell"incapace

9.4.1. Segue: necessità che il fatto commesso dall"incapace presenti tutte le caratteristiche dell"illecito

9.4.2. Segue: l"art. 2047 c.c. quale fonte di posizione di garanzia

9.4.3. Segue: la posizione particolare del genitore

9.4.3.1. Segue: le due ipotesi di responsabilità sono tra loro alternative e non concorrenti

9.4.3.2. Segue: qualora la responsabilità del genitore trovi fondamento sull"incapacità del minore la prova liberatoria deve riguardare l"affidamento ad altro soggetto della sorveglianza dell"incapace

9.5. La dimostrazione di non aver potuto impedire il fatto

9.5.1. Segue: l"onere della prova

9.5.1.1. Segue: l"accertamento in sede penale della mancanza di prova della colpa dei soggetti tenuti alla sorveglianza dell"incapace

9.5.2. Segue: i danni che l"incapace abbia causato a se stesso

9.5.3. Segue: casistica giurisprudenziale – ritrovamento di un residuato bellico da parte dell"incapace

9.5.3.1. Segue: necessario che vi sia la conoscenza dell"incapacità della persona che ha commesso il fatto

9.5.3.2. Segue: azione per il risarcimento del danno subito dal figlio incapace ed eccezione di concorso per non averlo sorvegliato

9.5.3.3. Segue: il dovere di sorveglianza può nascere da una scelta liberamente compiuta

9.5.3.4. Segue: preponente/preposto, grande invalido, danno al sorvegliante organizzatore, custodia

9.6. L"equa indennità sostitutiva del risarcimento

9.6.1. Segue: la domanda diretta alla liquidazione dell"indennità non è compresa in quella di risarcimento del danno

9.7. Casistica riguardante gli ospiti di reparto psichiatrico o di altra struttura equipollente

9.7.1. Segue: malato mentale non ricoverato

9.7.2. Segue: responsabilità per infortunio occorso al personale sanitario per comportamento degli stessi pazienti

9.8. L"ambito scolastico: scuolabus, spinta, giochi della gioventù, gita scolastica, litisconsorzio

9.9. L"ambito della circolazione stradale

9.10. La provocazione

9.11. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 30 marzo 2011, n. 7247

9.11.1. Segue: il danno deve essere ingiusto

9.11.1.2. Segue: lesioni derivanti da partecipazione ad attività sportiva

9.11.1.3. Segue: il coinvolgimento di atleti minorenni

9.11.2. Segue: Cassazione civile, sezione III, n. 23464 del 19 novembre 2010

9.11.2.1. Segue: l"incapacità di intendere e volere del minore

9.11.3. Segue: Cass., sez. III, 20 giugno 2008, n. 16803

9.11.3.1. Segue: le criticità nella gestione dell"incapace da parte dello Stato

9.11.3.2. Segue: l"opinione della Suprema Corte – genericità dei quesiti (questione superata dall"intervento della l. 18 giugno 2009, n. 69)

9.11.3.2.1. Segue: l"infondatezza delle perplessità manifestate dal ricorrente

9.11.3.2.2. Segue: atteggiamento omissivo da parte dei sanitari che ebbero in cura?

 

 

Capitolo X

Genitori e figure equiparate

 

10.1. Generalità: il 1° co. dell"art. 2048 c.c.

10.1.1. Segue: necessità che il danneggiato chiarisca il titolo a fronte del quale intende esser risarcito

10.1.2. Segue: la responsabilità del genitore e quella del precettore non sono tra loro alternative

10.1.3. Segue: la responsabilità del genitore può concorrere anche con quella del datore di lavoro

10.2. La responsabilità di genitori (e figure equiparate) è responsabilità per fatto (colposo) proprio

10.2.1. Segue: il presupposto della coabitazione

10.3. Culpa in vigilando e culpa in educando

10.3.1. Segue: la prova liberatoria

10.3.2. Segue: esemplificazione giurisprudenziale

10.3.3. Segue: l"art. 147 c.c.

10.3.3.1. Segue: fatto illecito e violazione dell"art. 147 c.c.

10.4. Il minore «quasi maggiorenne»

10.5. Minore danneggiato e concorso di colpa del genitore

10.6. La responsabilità dei genitori concorre con la responsabilità del minore responsabile del fatto

10.6.1. Segue: l"azione di regresso del genitore nei confronti del figlio

10.7. Casistica giurisprudenziale: violenza sessuale

10.7.1. Segue: danni arrecati ad immobile, lancio di frecce o materiale nocivo, uso improprio materiale didattico

10.8. Legittimazione ad agire e raggiungimento della maggiore età

10.9. I genitori possono essere chiamati a rispondere per fatto proprio anche in materia di sanzioni amministrative pecuniarie

10.10. L"art. 2048 c.c. postula l"esistenza di un fatto illecito compiuto da un minore capace di intendere e di volere

10.11. Qualificazione dei danni risarcibili

10.12. Mezzi probatori e apprezzamento di fatto (non sindacabile in cassazione)

10.13. Minori e danni conseguenti a circolazione stradale

10.13.1. Segue: il concorso con la responsabilità dei precettori

10.13.2. Segue: art. 2048 e 2° co. dell"art. 2054 c.c.

10.13.3. Segue: il conseguimento della patente di abilitazione alla guida

10.13.4. Segue: casistica giurisprudenziale – la prova di aver fatto tutto il possibile per educare adeguatamente il figlio e prepararlo alla necessaria autonomia

10.13.4.1. Segue: la necessità di chiarire a che titolo i genitori sono chiamati in giudizio

10.13.5. Segue: il diritto di surroga dell"assicuratore

10.14. Casistica processuale: in che veste i genitori sono chiamati ad affrontare il processo?

10.15. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. VI, 26 luglio 2010, n. 17504 e minorenne privo di patente

10.15.1. Segue: Trib. Rovereto 19 luglio 2010 – accoltellamento posto in essere da minorenne

10.15.1.1. Segue: concorso di colpa della vittima?

10.15.1.2. Segue: l"applicabilità dell"art. 2048 c.c., in particolare

10.15.1.2. Segue: la fattispecie concreta e il quantum debeatur

10.15.2. Segue: Cass., sez. III, 28 agosto 2009, n. 18804 e i problemi connessi all"avvicinarsi dell"età maggiore

10.15.2.1. Segue: l"equilibrato sviluppo psicoemotivo, la capacità di dominare gli istinti, il rispetto degli altri e tutto ciò in cui si estrinseca la maturità personale

10.15.2.2. Segue: l"avvicinarsi della maggiore età

10.15.2.3. Segue: provocazione ed attenuazione del risarcimento

 

 

Capitolo XI

Insegnanti e figure equiparate

 

11.1. Generalità: il 2° co. dell"art. 2048 c.c.

11.1.1. Segue: la figura del direttore didattico

11.1.2. Segue: il c.d. «supplente»

11.2. Ambito scolastico e responsabilità degli insegnanti, educatori e figure equiparate: il vincolo negoziale

11.2.1. Segue: le conseguenze del vincolo negoziale in ordine all"onere della prova

11.2.2. Segue: possibilità per il giudice di qualificare correttamente la domanda

11.3. Il 2° co. dell"art. 2048 c.c. trova applicazione limitatamente al danno cagionato a un terzo dal fatto illecito dell"allievo

11.3.1. Segue: l"applicazione dell"art. 2048 c.c. presuppone la capacità d"agire del minore

11.3.2. Segue: il presupposto della minore età

11.3.3. Segue: la responsabilità degli insegnanti non esclude quella dei genitori

11.4. Trattasi in ogni caso di responsabilità a titolo di colpa

11.5. Onere probatorio e culpa in vigilando: il danneggiato deve provare il fatto illecito del terzo?

11.5.1. Segue: insindacabile il giudizio di merito in sede di legittimità qualora sorretto da idonea motivazione

11.5.2. Segue: la necessità di ancorare le cautele richieste al caso concreto

11.5.3. Segue: misure organizzative preventive e vigilanza

11.5.4. Segue: la sottrazione degli insegnanti statali all"applicabilità della presunzione di cui all"art. 2048 vale esclusivamente sul piano processuale (art. 61, l. 11 luglio 1980, n. 312)

11.5.5. Segue: il dovere di vigilanza va correlato all"età ed al normale grado di maturazione degli alunni

11.5.6. Segue: il dovere di vigilanza implica il diritto di autotutela a favore degli organi scolastici

11.5.7. Segue: estensione temporale dell"obbligo di vigilanza

11.5.8. Segue: la particolare vigilanza da prestarsi negli istituti di scuola materna

11.6. L"esclusiva legittimazione passiva del Ministero della pubblica istruzione per i danni subiti da allievi di scuole statali

11.6.1. Segue: regioni e province autonome

11.6.2. Segue: casistica giurisprudenziale – scheggia in un occhio, minore «lanciato in aria»

11.6.3. Segue: la rivalsa nei confronti dell"insegnante

11.6.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale – bambino affetto da handicap, ritardo dell"insegnante, cambio d"ora incustodito

11.6.4. Segue: la legittimazione negli istituti privati

11.7. Casistica giurisprudenziale: animali, lancio di «biro», incisivi danneggiati dal flauto, inadeguatezza ad affrontare esercizi motori

11.7.1. Segue: pugni, cadute dalle scale, spinte durante la ricreazione, scontri tra bambini

11.7.2. Segue: caduta da sedia, luogo non adibito ad uso esclusivo della scuola, inciampo nello zaino, allontanamento furtivo

11.7.3. Segue: bambino colpito da copertone, caduta accidentale, minori soli in classe, allontanamento dell"insegnante dall"aula

11.7.4. Segue: lancio di palline di carta, inidoneità dei locali, fuga di bambino dalla finestra, penna infilata in un occhio

11.8. L"applicabilità della culpa in vigilando nelle ipotesi di soggiorno del minore in colonia o «casa vacanze»

11.9. L"applicabilità estesa della culpa in vigilando ricavata dall"art. 2048 c.c.: luoghi di cura, istituti di credito, datori di lavoro e responsabilità amministrativa

11.10. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 15 febbraio 2011, n. 3680 – studente aggredito da animale

11.10.1. Segue: Trib. Roma, sez. II, 11 febbraio 2011, n. 2891 – infortunio occorso ad alunno in ambiente scolastico

11.10.1.1. Segue: la sussunzione giuridica effettuata dal Tribunale

11.10.2. Segue: Cass., sez. III, 2 luglio 2010, n. 17215 – l"uscita da scuola

 

 

Capitolo XII

Sport, gioco e responsabilità in ambito scolastico

 

12.1. Generalità e rinvio

12.2. Educazione fisica o «motoria»

12.2.1. Segue: l"importanza della responsabilità contrattuale

12.3. L"infortunio durante la competizione

12.4. Il calcio

12.4.1. Segue: la necessità di un fatto illecito

12.4.2. Segue: la lesione dell"integrità fisica del giocatore ad opera di altro partecipante quale eventualità contemplata

12.5. Altri sport: calcetto

12.5.1. Segue: pallamano, pallavolo e sci

12.5.2. Segue: hockey, tennis, hit ball, nuoto, giochi della gioventù

12.6. Attività ludiche

12.6.1. Segue: scivolo, palla prigioniera, ruba-bandiera, altalena

12.7. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 28 settembre 2009, n. 20743 – partita di calcetto

12.7.1. Segue: Cass., sez. III, 7 maggio 2009, n. 10514 – l"ora di educazione fisica

 

 

Capitolo XIII

La responsabilità oggettiva di padroni e committenti

 

13.1. Il disposto dell"art. 2049 c.c.

13.1.1. Segue: la ratio della disposizione

13.2. Presupposti di applicabilità: il rapporto di dipendenza

13.2.1. Segue: l"agente

13.2.1.1. Segue: il problema della rappresentanza

13.2.1.2. Segue: il mandato generale

13.2.1.3. Segue: il problema del lavoratore distaccato

13.2.1.3.1. Segue: noleggio con distacco di personale

13.2.1.4. Segue: l"apprendista

13.2.1.5. Segue: il minore

13.2.1.6. Segue: gli ausiliari nella responsabilità contrattuale

13.2.1.7. Segue: due casi particolari riguardanti l"Enel

13.2.1.8. Segue: la cessazione del rapporto

13.2.2. Segue: il fatto illecito del dipendente (o commesso)

13.2.2.1. Segue: la corresponsabilità di commesso e committente nei confronti del terzo

13.2.3. Segue: la c.d. occasionalità necessaria

13.2.3.1. Segue: delimitazione del rapporto di occasionalità necessaria

13.2.3.2. Segue: l"accertamento costituisce un indagine insindacabile in sede di legittimità

13.2.3.3. Segue: casistica giurisprudenziale – condominio e portiere infedele

13.2.3.3.1. Segue: casa da gioco e banconote false

13.2.3.3.2. Segue: diffusione tra i dipendenti di un"azienda di apprezzamenti negativi sull"operato di un agente

13.2.3.3.3. Segue: incidente provocato da dipendente alla guida di un trattore

13.2.3.3.4. Segue: fatto dannoso generato da uno scherzo di un collega

13.2.3.3.5. Segue: esplosione di una batteria

13.2.3.3.6. Segue: guardia giurata complice di furto

13.2.3.3.7. Segue: danni a persona trasportata senza autorizzazione

13.2.3.3.8. Segue: responsabilità di una casa religiosa per i danni arrecati in un incidente stradale da un religioso

13.2.3.3.9. Segue: sinistro provocato da dipendente incaricato di riparare un"autovettura

13.2.3.4. Segue: omicidio da parte di guardia giurata

13.2.3.4.1. Segue: commesso che segua finalità proprie alle quali il committente non è neppure mediatamente interessato

13.3. La responsabilità ex art. 2049 c.c. è responsabilità oggettiva

13.4. La responsabilità ex art. 2049 c.c. trova applicazione limitatamente al danno cagionato ad un terzo

13.4.1. Segue: danno cagionato al committente dal commesso in concorso con un terzo

13.5. Committente e commesso mantengono diversità di posizioni in relazione al fatto illecito dannoso

13.5.1. Segue: il regresso del committente che abbia risarcito il danno

13.6. Aspetti processuali: la domanda di risarcimento cumulativamente proposta nei confronti tanto del committente quanto del commesso

13.6.1. Segue: problematiche connesse all"identificazione del petitum

13.7. Casistica giurisprudenziale: caduta all"ipermercato, crollo di elementi facenti parte di scenografia, volo di elicottero, infiltrazioni d"acqua

13.7.1. Segue: caduta in un burrone, concorrenza sleale, insegnante di scuola privata, associazione professionale, concussione

13.7.2. Segue: Automobil club provinciale, art. 5, 4° co., l. 1/1991, veicolo affidato per riparazioni ad un"officina, mezzo non adibito al trasporto di persone, conducente che abbia agito su richiesta e per conto altrui, cose sequestrate

13.7.3. Segue: la richiesta di risarcimento del danno nei confronti di società sottoposta a procedura concorsuale

13.7.4. Segue: rapporti con il codice dei consumatori

13.7.5. Segue: azione nei confronti di compagnia portuale

13.7.6. Segue: il contratto di trasporto

13.8. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 23 marzo 2011, n. 6695 – responsabilità del «gruppo sportivo»

13.8.1. Segue: Cass., sez. III, 22 marzo 2011, n. 6528 – danni arrecati dal commesso a se stesso o al committente

13.8.2. Segue: Trib. Prato 23 febbraio 2011, n. 211 e l"art. 31, 3° co., d.lg. 24 febbraio 1998, n. 58

13.8.2.1. Segue: la posizione dell"istituto di credito

13.8.2.2. Segue: il riscontro dell"occasionalità necessaria

13.8.2.3. Segue: concorso di colpa del danneggiato?

13.8.2.4. Segue: l"azione di manleva

 

 

Capitolo XIV

La responsabilità c.d. indiretta nei contratti d"appalto e di lavoro

 

14.1. Il «committente» richiamato dall"art. 2049 c.c. non è quello dell"appalto

14.1.1. Segue: l"autonomia dell"appaltatore

14.2. Quando il committente è da considerarsi corresponsabile dell"appaltatore?

14.2.1. Segue: tre tipologie differenti di responsabilità?

14.2.1.1. Segue: il principio non trova deroga in relazione ai doveri imposti dalla legge urbanistica

14.2.1.2. Segue: la culpa in eligendo del committente

14.2.2. Segue: onere della prova

14.2.3. Segue: giudizio di merito non censurabile in cassazione

14.3. L"appalto pubblico

14.4. Il sub-appalto

14.5. Casistica giurisprudenziale: occupazione terreno, luogo e modalità non modificabili, danni da carente progettazione, utilizzo di mezzi inadatti

14.6. La responsabilità indiretta del datore di lavoro a tutela anche dei dipendenti

14.6.1. Segue: il rapporto tra l"art. 2087 e l"art. 2049 c.c.

14.6.2. Segue: le molestie sessuali da dipendente a dipendente

14.6.3. Segue: casistica giurisprudenziale – impianto non conforme, dipendente minore d"età, scherzo, molestia, infortunio, amministratore

14.6.3.1. Segue: lesioni, passivo, art. 1228 c.c., omicidio, transazioni, contraddittorio

14.6.4. Segue: l"applicazione dell"art. 2049 c.c. agli infortuni sul lavoro

14.6.4.1. Segue: implicazioni – presupposti, prescrizione, lavoratore distaccato o ignoto

14.6.4.2. Segue: casistica giurisprudenziale – sufficienza del rapporto di mandato a sorvegliare

14.6.4.2.1. Segue: applicabilità alla p.a.

14.6.4.2.2. Segue: la sentenza n. 102 della Corte costituzionale

14.6.4.2.3. Segue: dipendente ferito dalla pistola maneggiata per scherzo da un collega

14.6.4.2.4. Segue: alterco tra dipendente ed altro lavoratore con scambio di atti di violenza

14.6.4.2.5. Segue: prevenzione, incendio, occasionalità e trasporto marittimo

14.7. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 25 gennaio 2011, n. 1741 – promotore finanziario e società di investimento mobiliare

14.7.1. Segue: la ratio della responsabilità esistente in capo all"intermediario preponente

14.7.1.1. Segue: le regole che i promotori devono osservare nel riceversi somme di denaro dai loro clienti

14.7.2. Segue: Cass. pen., sez. I, 18 gennaio 2011, n. 21195 – p.a. e art. 2049 c.c.

14.7.3. Segue: Cons. St., sez. VI, 28 ottobre 2010, n. 7635 – responsabilità del committente nel contratto d"appalto

 

 

Capitolo XV

Ambito societario e articolo 2049 del codice civile: società, istituti di credito, Assicurazioni

 

15.1. La responsabilità amministrativa delle società ex d.lg. 8 giugno 2001, n. 231

15.2. La responsabilità indiretta delle società ex art. 2049 c.c. – rinvio

15.2.1. Segue: casistica giurisprudenziale – responsabile civile, soci danneggiati, parte civile

15.2.1.1. Segue: danni da fusione societaria e omesso versamento contributi previdenziali

15.2.2. Segue: società cooperative di produzione e lavoro

15.2.3. Segue: società che organizzi viaggi turistici

15.3. Imprese bancarie, società d"investimento immobiliare et similia

15.3.1. Segue: l"art. 31, 3° co., d.lg. 24 febbraio 1998, n. 58

15.3.2. Segue: casistica giurisprudenziale – azione risarcitoria spiegata da una risparmiatrice nei confronti di una società d"investimento mobiliare

15.3.2.1. Segue: l"accertamento dell"occasionalità necessaria va svolto con particolare rigore

15.3.2.2. Segue: incapacità a testimoniare del funzionario della banca che ha curato l"operazione

15.3.2.3. Segue: carta di credito, prospetto informativo, tributi, funzionario in veste personale, atti nell"orario di lavoro e nei locali della banca

15.3.2.4. Segue: falsificazione, versamento di assegni circolari, pagamento irregolare, segreto professionale, ampio mandato, danaro fuori dalla banca, cassetta di sicurezza

15.3.2.5. Segue: onere della prova, false informazioni, benefondi, falsa documentazione, assegni, limiti di procura

15.4. La responsabilità indiretta delle società assicuratrici: rinvio

15.4.1. Segue: la responsabilità del preponente sorge per il solo fatto dell"inserimento dell"agente nell"impresa

15.4.2. Segue: l"agente che travalichi il proprio mandato

15.4.3. Segue: soggetto che svolga abusivamente l"attività di promotore finanziario operando presso un"agenzia

 

 

Capitolo XVI

Articolo 2049 del codice civile e interessi costituzionalmente garantiti: settore pubblico, informazione, sport e salute

 

16.1. Responsabilità diretta ed indiretta nella p.a.

16.2. Casistica giurisprudenziale riguardante la responsabilità indiretta della p.a.: l"utilizzo di armi da fuoco e gli interventi militari o di polizia

16.2.1. Segue: limiti all"assoggettamento alla responsabilità amministrativa

16.2.2. Segue: l"ambito scolastico

16.2.3. Segue: ufficiali di stato civile e dell"anagrafe che forniscano illecitamente notizie, certificazioni ed estratti

16.2.4. Segue: risarcimento dei danni per occupazione illegittima e per l"irreversibile trasformazione del suolo

16.2.5. Segue: allontanamento di un minore dal nucleo familiare

16.2.6. Segue: giurisdizione del giudice ordinario anche se è citata la p.a. ex art. 2049 c.c.

16.2.7. Segue: professori universitari, errore diagnostico, manutenzione delle strade, detenuti, dipendente Inps, istituto penitenziario, natura vicaria della responsabilità civile dell"ente pubblico

16.2.7.1. Segue: quiescenza, Affari Esteri, rifiuti ospedalieri speciali, agenti di polizia, infortuni sul lavoro, magistrati

16.3. Ambito sanitario e responsabilità dell"ente ospedaliero

16.3.1. Segue: intervento eseguito da medico di fiducia del paziente

16.3.2. Segue: onere della prova

16.3.3. Segue: la prescrizione decennale

16.3.4. Segue: casistica giurisprudenziale – intervento chirurgico all"interno di una clinica di proprietà di una università privata ma concessa in uso ad una università pubblica

16.3.4.1. Segue: danni arrecati dal medico convenzionato a un paziente

16.3.4.2. Segue: contratto di assicurazione che copra i danni causati dall"Azienda sanitaria locale e dai suoi dipendenti

16.3.4.3. Segue: intervento chirurgico in équipe

16.3.4.4. Segue: allocazione inadeguata, consenso informato, vigilanza, rivalsa

16.3.5. Segue: il contagio post-trasfusionale

16.3.5.1. Segue: il Ministero risponde ex art. 2043 c.c.

16.4. Responsabilità oggettiva degli enti sportivi

16.4.1. Segue: casistica giurisprudenziale – nuoto, basket, calcio, ciclismo, sci, equitazione, hockey, tennis, attività parascolastiche, concorsi – pronostici

16.5. Il problema della diffusione dell"informazione e la responsabilità di emittenti e testate giornalistiche

16.5.1. Segue: casistica giurisprudenziale – l"insindacabilità delle opinioni dei parlamentari

16.5.2. Segue: diffamazione commesso nell"ambito di una trasmissione televisiva

16.6. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 13 luglio 2010, n. 16382 – diffamazione a mezzo emittente televisiva

16.6.1. Segue: Trib. Salerno, sez. II, 22 giugno 2010, n. 1502 – HCV e Ministero della Salute

16.6.1. Segue: la domanda risarcitoria proposta nei confronti dell"Amministrazione sanitaria e del medico dipendente

16.6.2. Segue: Cass. pen., sez. IV, 5 giugno 2009, n. 38154 – responsabilità della FIGC per il fatto illecito colposamente provocato dalla condotta negligente del medico esterno

16.6.2.1. Segue: le critiche alla sentenza di merito da parte dei ricorrenti

16.6.2.2. Segue: l"opinione della Suprema Corte circa la responsabilità del Centro di medicina sportiva

16.6.2.3. Segue: l"opinione della Suprema Corte circa la responsabilità della FIGC

 

 

Capitolo XVII

Esercizio di attività pericolose

 

17.1. L"attività pericolosa che implica presunzione di colpa

17.1.1. Segue: una proposta (e rigettata) eccezione di incostituzionalità

17.1.2. Segue: gli esempi dell"attività nucleare e della responsabilità causata da oggetti spaziali

17.1.3. Segue: il richiamo effettuato dalla legge sul trattamento dei dati personali

17.1.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale – credito al consumo, Centrale dei rischi, numero di telefono, internet, telefonia fissa o mobile, immagine, orientamento politico

17.1.3.2. Segue: la necessaria prova del pregiudizio subito

17.2. L"attività esercitata da ente collettivo e la responsabilità (solidale) della persona preposta

17.2.1. Segue: l"applicabilità alla p.a.

17.3. La valutazione di pericolosità

17.3.1. Segue: il pericolo trasfuso nell"oggetto dell"attività

17.3.1.1. Segue: il caso particolare della produzione e distribuzione di bombole a gas

17.3.1.1.1. Segue: casistica giurisprudenziale – esplosione in negozio, esplosione dovuta ad incendio ed esplosione di bombola vuota

17.4. La necessaria presenza del nesso di causalità

17.4.1. Segue: eventi collegati ad omissione qualificata

17.5. Le possibili conseguenze del fatto colposo del danneggiato

17.5.1. Segue: casistica giurisprudenziale – incidente ferroviario, fornitura elettrica e del gas, incidente stradale

17.6. La presunzione di cui all"art. 2050 c.c. è posta a favore esclusivo del danneggiato

17.6.1. Segue: soggetti il cui intervento si caratterizzi per la volontaria assunzione e la completa conoscenza del rischio

17.7. L"onere della prova: pericolosità, danni e nesso eziologico

17.8. Il giudizio (di merito) del magistrato

17.8.1. Segue: la valutazione (di merito) riguardante la pericolosità

17.9. Danno non patrimoniale

17.10. Incidenza dell"art. 2050 c.c. in ambito di responsabilità omissiva penale

17.11. I rapporti con l"art. 2043 c.c. e la diversità delle domande

17.11. I rapporti con l"art. 2043 c.c. e la diversità delle domande

17.12. I casi nei quali la giurisprudenza ravvisa la pericolosità dell"attività: disinfestazione, allibo greggio, falciatura, pastificazione, fornitura gas, giostrai

17.12.1. Segue: tappeti elastici, saldatrice, lava vulcanica, rete elettrica, sbandieratori, strade, fangoterapia, fuochi d"artificio, cave o miniere, smontaggio

17.13. I casi nei quali la giurisprudenza non ravvisa la pericolosità dell"attività: banca, cosmesi, albergo, radiologia, aree inquinate, impianto elettrico, centro benessere, autoscontro, ferrovie

17.13.1. Segue: autolavaggio, succhi di frutta, servitù di elettrodotto, diga, piccola giostra, pneumatici, bevande gassate, mietitrebbiatura, cancello meccanico

17.14. Le sentenze più recenti in argomento: Trib. Novara 23 marzo 2011, n. 24 – il c.d. «salto nel vuoto»

17.14.1. Segue: l"assenza di responsabilità in capo alla società datrice di lavoro

17.14.2. Le sentenze più recenti in argomento: Trib. Palermo, sez. III, 11 giugno 2011, n. 2904 – trattamento dati personali

17.14.3. Segue: Cass., sez. III, 27 aprile 2011, n. 9406 – vaccinazione obbligatoria.

 

 

Capitolo XVIII

Sport, salute, lavoro e tempo libero

Sono attività pericolose?

 

18.1. La responsabilità ex art. 2050 c.c. nello svolgimento di una disciplina sportiva

18.1.1. Segue: il Coni è responsabile?

18.1.2. Segue: sport più e meno pericolosi: caccia, volo ed alpinismo

18.1.2.1. Segue: corpo libero, «rebatta» e sport acquatici

18.1.3. Segue: equitazione e sport equestri – principianti ed allievi più esperti

18.1.3.1. Segue: l"applicazione dei principi generali

18.1.3.2. Segue: casistica giurisprudenziale – attività equestre addestrativa di gruppo

18.1.3.2.1. Segue: gestione di ippodromo, maneggio o circolo ippico

18.1.3.2.2. Segue: doma di un cavallo

18.1.3.2.3. Segue: cliente d"albergo che noleggia un cavallo

18.1.4. Segue: automobilismo, motociclismo et similia

18.1.5. Segue: sport invernali

18.1.5.1. Segue: lo sci, in particolare

18.1.5.2. Segue: il contratto di ski-pass

18.1.5.3. Segue: il trasporto in seggiovia

18.1.5.4. Segue: la scuola sci

18.1.5.5. Segue: l"attività agonistica e le gare

18.1.5.6. Segue: casistica giurisprudenziale – zone di sosta e recinzioni

18.1.6. Segue: calcio

18.1.6.1. Segue: l"organizzazione di incontri di calcio e la gestione degli stadi

18.2. Attività pericolose per la salute: la produzione e la vendita di tabacchi

18.2.1. Segue: la produzione, l"importazione e la vendita di farmaci

18.2.1.1. Segue: i farmaci contenenti emoderivati

18.2.2. Segue: la responsabilità civile del Ministero della salute per i danni conseguenti alla vaccinazione obbligatoria

18.2.3. Segue: pericolosa è la produzione e distribuzione di sangue ma non il controllo e la vigilanza su tali attività

18.3. Pericolosità in ambito lavorativo: l"attività edilizia

18.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale relativa all"attività edilizia – l"allestimento del cantiere

18.3.1.1. Segue: montacarichi, sabbiatura, guaina bituminosa, tetto, impianto elettrico, strada pubblica

18.3.1.2. Segue: linee elettriche, pubblico passaggio, impalcatura, intonaco, traliccio, porto

18.3.1.3. Segue: l"attività di scavo

18.3.2. Segue: appalto e subappalto

18.3.3. Segue: navigazione aerea

18.3.3.1. Segue: onere della prova

18.3.3.2. Segue: casistica giurisprudenziale – elicottero in situazioni difficili e stormi d"uccelli

18.3.4. Segue: trasporto ferroviario

18.3.4.1. Segue: casistica giurisprudenziale – manutenzione banchina, rimozione recinzioni, folgorazione operaio

18.3.5. Segue: produzione stoccaggio di rifiuti

18.3.6. Segue: produzione e fornitura di energia elettrica

18.3.7. Segue: trasporto marittimo

18.4. Tempo libero: scivoli, parchi acquatici, parchi di divertimento

18.5. Le sentenze più recenti in argomento: Cass. pen., sez. IV, 13 ottobre 2010, n. 38117 – escursione ippica

18.5.1. Segue: Cass., sez. III, 2 luglio 2010, n. 15723 – abbattimento di pianta di grosse dimensioni

18.5.1.1. Segue: il caso fortuito può consistere nel fatto del danneggiato

18.5.2. Segue: GdP Bari, sez. VI, 8 giugno 2010, n. 4922 – ristrutturazione di immobile

 

 

Capitolo XIX

Responsabilità da cose in custodia: principi generali

 

19.1. Una normativa particolarmente laconica

19.1.1. Segue: la tesi oggi prevalente – trattasi di responsabilità oggettiva

19.1.2. Segue: la superata ma preferibile tesi dell"inversione dell"onere di prova

19.1.3. Segue: non necessità che la cosa sia pericolosa

19.2. Il carattere oggettivo della responsabilità da cose in custodia: conseguenze

19.3. Il rapporto di custodia

19.3.1. Segue: il potere di intervenire sulla cosa

19.3.1.1. Segue: l"esempio del demanio stradale – rinvio

19.3.1.2. Segue: potere «di fatto» – ulteriori esemplificazioni giurisprudenziali

19.4. Il nesso causale tra cosa e danno

19.4.1. Segue: casistica giurisprudenziale – furto e ponteggi, caduta da una scala, cliente scivolato nel bagno, cose inerti e anomalia non minimale, banca e rapina, infiltrazioni

19.4.2. Segue: il concorso causale nell"evento tra custode e altro soggetto

19.5. Il caso fortuito

19.5.1. Segue: circostanze nelle quali è stato ravvisato il caso fortuito – nubifragio o precipitazioni, birillo spartitraffico, vizio intrinseco dell"immobile, geomorfologia del terreno

19.5.2. Segue: il caso fortuito può consistere anche nel fatto del terzo

19.5.2.1. Segue: casistica giurisprudenziale – incendio doloso, omessa informativa

19.5.3. Segue: il caso fortuito può consistere anche nel fatto del danneggiato

19.5.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale – piede in fallo, ostacolo deliberatamente ignorato, spostamenti al buio, piscina, inciampo, pavimento scivoloso, tuffo da pontile

19.5.3.1.1. Segue: sciatore, aiuola non accessibile, zona interdetta al pubblico, uso anomalo dell"altalena, ringhiera delle scale

19.5.3.2. Segue: il fatto del danneggiato può integrare concorso colposo

19.5.4. Segue: circostanze nelle quali non è stato ravvisato il caso fortuito – temporale estivo, pertiche utilizzate dai vigili del fuoco, porta difettosa, minore arrampicatosi su una macchina, «scivolata» su scaletta di piscina, calce incustodita

19.5.5. Segue: il dubbio sul caso fortuito

19.6. Il concorso di colpa del danneggiato

19.7. Il rapporto tra domanda ex art. 2051 c.c. e domanda ex art. 2043 stesso codice

19.7.1. Segue: domanda nuova?

19.8. Implicazioni dell"art. 2051 c.c. in ambito penale

19.9. La responsabilità amministrativa non si basa sull"art. 2051 c.c.

19.10. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. II, 12 luglio 2011, n. 15291 – condominio

19.10.1. Segue: l"opinione della Suprema Corte

19.10.2. Segue: Cass., sez. III, 20 settembre 2011, n. 19131 – pavimento di istituto di credito

19.10.3. Segue: Cass., sez. III, 27 luglio 2011, n. 16422 – contratto di locazione.

 

 

Capitolo XX

La responsabilità da custodia nella pubblica amministrazione

 

20.1. L"applicabilità dell"art. 2051 c.c. alla p.a.

20.1.1. Segue: quale p.a.?

20.1.2. Segue: l"impossibilità di concreta custodia

20.1.2.1. Segue: il caso specifico di strade ed autostrade

20.1.2.2. Segue: il valore residuale del concetto di insidia

20.2. L"importanza della nozione di custodia nel caso di ente pubblico

20.2.1. Segue: l"indagine «caso per caso» circa la concreta possibilità di esercitare il potere di controllo

20.2.2. Segue: l"uso generale e diretto da parte dei cittadini e il difficile caso del demanio stradale

20.2.3. Segue: le figure sintomatiche riguardanti possibilità o impossibilità di custodire il bene

20.3. Il caso fortuito

20.3.1. Segue: il nuovo utilizzo del materiale ermeneutico caro al concetto di insidia

20.3.2. Segue: esempi giurisprudenziali – responsabilità della vittima, manifesto, olio, pneumatico

20.4. Domanda volta a conseguire la condanna della p.a. ad eliminare le cause che provocano danni a terzi

20.5. Il concorso del danneggiato

20.5.1. Segue: casistica giurisprudenziale – ostacoli improvvisi e macchie d"olio

20.6. Sospensione del termine prescrizionale per erronee informazioni provenienti dalla p.a

20.7. Qualsiasi ente pubblico può essere chiamato a rispondere ai sensi dell"art. 2051 c.c.

20.8. Casistica giurisprudenziale: l"affidamento in appalto dei compiti di manutenzione

20.8.1. Segue: danni causati da sconnessioni di strade, marciapiedi o passaggi

20.8.1.1. Segue: il marciapiede quale normale percorso di calpestio dei pedoni

20.8.1.2. Segue: la buca

20.8.2. Segue: lavori in corso

20.8.3. Segue: parchi e giardini aperti al pubblico

20.8.4. Segue: l"ente gestore delle autostrade

20.8.5. Segue: danno provocato da «tombino»

20.8.6. Segue: non è ipotizzabile una foderatura dell"intera rete viaria a mezzo di guardrail

20.8.7. Segue: l"incidenza della velocità del danneggiato

20.8.8. Segue: impianti fognari e altri danni causati dall"acqua

20.8.8.1. Segue: allagamenti, consorzio di bonifica e argini di torrenti

20.8.9. Segue: albero, ghiaia, olio, opere esposte per una mostra, semaforo, ghiaccio

20.8.9.1. Segue: frana, contenitore di rifiuti, uffici pubblici, fauna selvatica, curva, segnaletica, ostacoli nella sede stradale

 

 

Capitolo XXI

Responsabilità da cose in custodia: applicazioni

 

21.1. Il contratto di locazione non esclude i poteri di custodia spettanti al proprietario

21.1.1. Segue: danni da incendio

21.1.2. Segue: danni da sostanze o macchinari collocati all"interno dell"immobile dall"inquilino

21.1.3. Segue: conduttore che abbia adibito l"immobile ad un uso diverso da quello pattuito

21.1.4. Segue: danni derivanti da incuria del conduttore

21.2. Danni cagionati al singolo condomino da beni comuni: rispondono condominio ed amministratore

21.2.1. Segue: danni causati dal difetto di manutenzione del lastrico solare

21.2.2. Segue: condominio parziale e supercondominio

21.2.3. Segue: casistica giurisprudenziale – termosifone, scale, intonaci, cancello, condutture, sconnessioni, sottotetto

21.2.3.1. Segue: acque nere, pianerottolo, occlusione colonna acque luride, infiltrazioni, albero, neve, olio

21.3. Responsabilità nel contratto d"appalto

21.3.1. Segue: appalto di manutenzione d"ascensore

21.3.2. Segue: lavori nello stabile

21.4. Responsabilità da cose in custodia in ambito sportivo

21.4.1. Segue: le piste da sci

21.5. La responsabilità del proprietario del fondo

21.5.1. Segue: i frequenti casi di corresponsabilità

21.5.2. Segue: il caso fortuito consistente nel fatto del danneggiato

21.6. La proprietà dell"immobile

21.7. La responsabilità da custodia negli esercizi commerciali

21.7.1. Segue: fattispecie di responsabilità e corresponsabilità – rastrelliera e vetrina non segnalata

21.7.2. Segue: casi in cui la responsabilità è stata esclusa – inciampo su tappeto, gradino e scoppio di bottiglia

21.8. Responsabilità dell"albergatore

21.9. L"art. 2051 c.c. nella responsabilità del datore di lavoro

21.10. La responsabilità del vettore

21.11. La custodia delle scale

21.12. La neve

21.13. La custodia del giardino

21.14. Casistica residuale – cose –: veicoli, porta automatica, cappella cimiteriale, pozzetti, elettrodotto, navi

21.14.1. Segue: attività – giostre, chioschi, vasche, discoteca, centro estetico, fattori inquinanti

21.14.2. Segue: legittimati passivi – usufruttuario, i.a.c.p., a.t.i., consorzi, associazioni, concessionari.

 

 

Capitolo XXII

Il danno cagionato da animali

 

22.1. Laconicità della norma e principi generali: rinvio

22.2. Trattasi di responsabilità oggettiva

22.3. Il nesso eziologico tra l"animale e il danno subito

22.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale – cani, guinzagli, bovini e cavalli

22.4. Il caso fortuito tra imprevedibilità, inevitabilità ed assoluta eccezionalità

22.4.1. Segue: fatto del terzo e fatto del danneggiato

22.4.2. Segue: il giudizio sul caso fortuito è giudizio di merito

22.4.3. Segue: fattispecie giurisprudenziali non configurati caso fortuito

22.4.4. Segue: fattispecie giurisprudenziali riguardanti il fatto colposo del danneggiato

22.5. Danno prodotto da più animali appartenenti a soggetti diversi

22.6. La responsabilità di chi si serve dell"animale

22.6.1. Segue: affido, uso tramite terzo, tolleranza, mezzadria

22.6.2. Segue: l"uso dell"animale per svolgere mansioni affidate dal proprietario dell"animale

22.6.3. Segue: affidamento per ragioni di custodia, cura, governo o mantenimento

22.7. La collisione tra animale e veicolo

22.7.1. Segue: lite tra animali, cavallo da sella e animale al traino

22.8. La fauna selvatica

22.8.1. Segue: l"ente a cui sono affidati i poteri di gestione risponde ex art. 2043 c.c.

22.8.2. Segue: gli indennizzi previsti dalle disposizioni legislative in materia

22.8.3. Segue: azienda faunistico-venatoria, zona rifugio, cinghiali, lupi ed immissioni

22.9. Gli animali randagi

22.10. Equitazione e maneggi

22.11. L"ambito penale

22.12. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 6 ottobre 2010, n. 20758 – fauna selvatica

22.12.1. Segue: l"opinione della Suprema Corte

22.12.2. Segue: Cass., sez. III, 7 luglio 2010, n. 16023 – morso di cane incustodito

22.12.3. Segue: Cass., sez. III, 28 aprile 2010, n. 10190 – cani randagi e tutela delle persone anziane

 

 

Capitolo XXIII

Danni da rovina di edificio o altra costruzione

 

23.1. Responsabilità oggettiva se la rovina dipende da difetto di manutenzione o vizio di costruzione

23.1.1. Segue: caso fortuito, forza maggiore, fatto del terzo o del danneggiato

23.2. Rapporto di specialità rispetto alla disciplina dettata per i danni da cosa in custodia

23.3. Il concetto di «rovina» d"edificio (o altra costruzione)

23.3.1. Casistica giurisprudenziale: frammento murario, griglie di copertura, infiltrazioni, fori e tegole

23.4. Il concorso del danneggiato

23.5. Rovina d"edificio e contratto di locazione

23.5.1. Segue: ancora sul rapporto intercorrente tra gli artt. 2051 e 2053 c.c.

23.5.2. Segue: surrogazione legale conduttore/locatore

23.5.3. Segue: e se danneggiato è il conduttore?

23.5.3.1. Segue: l"ex conduttore inadempiente

23.6. Comunione e condominio

23.7. L"applicazione nei casi di fondi a dislivello

23.8. Rovina d"edificio e contratto d"appalto

23.9. Rovina d"edificio e p.a.

23.10. Ambito processuale: domanda nuova, chiamata in garanzia, urgenza

23.11. Casistica residuale: ambito penale, surroga, transennamento e solai

23.12. Le sentenze più recenti in argomento: Trib. Nola, sez. II, 22 luglio 2010 – il distacco di una canna fumaria e la responsabilità condominiale

23.12.1. Segue: la difesa del condominio

23.12.2. Segue: Cass., sez. III, 12 novembre 2009, n. 23939 – grata sconnessa

23.12.3. Segue: Trib. Busto Arsizio 20 gennaio 2010 – la manutenzione del tetto

 

 

Capitolo XXIV

La responsabilità del produttore

 

24.1. Normativa ed ambito d"applicazione

24.1.1. Segue: nullo il patto che escluda o limiti preventivamente tale responsabilità

24.1.2. Segue: il fatto anteriore all"entrata in vigore della disciplina sulla responsabilità del produttore

24.2. Il danno risarcibile

24.3. La prescrizione

24.4. La decadenza

24.5. A chi si applica?

24.5.1. Segue: la mancata individuazione del produttore

24.5.1.1. Segue: ambito processuale

24.6. Quando un prodotto può dirsi difettoso?

24.7. La messa in circolazione del prodotto

24.8. Responsabilità oggettiva?

24.8.1. Segue: l"onere della prova

24.9. Concorso tra più danneggianti

24.10. Il concorso del danneggiato

24.11. Casistica giurisprudenziale: prodotti cosmetici, farmaceutici e da lavoro

 

  




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