-  Cardani Valentina  -  28/06/2014

UOMO VS MACCHINE: NON C'E' DEMANSIONAMENTO - Cass., Sez. Lavoro, 14600/14 – V. CARDANI

L'utilizzo di macchinari ad ausilio dell'attività produttiva sono occasione di sviluppo per l'azienda o squalificazione professionale dell'elemento umano?

La pronuncia in commento affronta il tema esaminando il caso di un lavoratore – capo area presso uno degli stabilimenti della datrice di lavoro – che chiedeva (tra l'altro) che venisse riconosciuto l'avvenuto demansionamento a seguito della meccanizzazione dell'apparato produttivo dell'azienda presso cui prestava la propria attività.

Affermava il lavoratore che l'utilizzo di macchinari in concreto svuotava la propria figura professionale e pertanto insisteva per la condanna al risarcimento del danno.

La Suprema Corte ha dunque correttamente operato un raffronto tra le mansioni contrattualmente previste dal contratto di lavoro e quelle effettivamente svolte dal dipendente: benchè di fatto vi fosse stato un mutamento dell'attività svolta per effetto dell'introduzione di nuove tecnologie, ciò di per sé non è indice del demansionamento del lavoratore. Ed infatti, le mansioni alle quali era stato adibito il dipendente potevano senz'altro dirsi comunque rientranti nel livello entro cui era inquadrato il lavoratore, con conseguente legittimità nell'esercizio dello ius variandi da parte del datore di lavoro.




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