Cultura, società  -  Redazione P&D  -  30/07/2022

L'incubo di Marta, a 14 anni pestata per la quarta volta dagli stessi bulli

 "E I CARABINIERI NON RIESCONO A FERMARE QUEI RAGAZZINI"

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La quattordicenne è stata picchiata a sangue mentre era al bagno delle giostre di Torvaianica (Roma). La madre continua a denunciare il gruppo di adolescenti dal 2020 ma non succede nulla

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È accanimento contro Marta. È cattiveria, è persecuzione che non conosce sosta. La quattordicenne di Ardea, pestata e poi minacciata su Instagram nello scorso febbraio, è vittima per la quarta volta di un gruppo di ragazzi.

 

Adolescenti come lei che l'hanno picchiata mentre era al bagno delle giostre di Torvajanica. Una spedizione punitiva organizzata, molto probabilmente. L'hanno aspettata al bagno, due incappucciati e uno a volto scoperto. È stato il ragazzo senza cappuccio a picchiarla con calci e pugni all'addome e Marta lo ha riconosciuto come uno dei giovani che già l'aveva aggredita vicino alla scuola e che aveva denunciato.

 

L'ha lasciata a terra. Marta chiedeva di essere lasciata in pace ma loro, senza parlare, non l'hanno ascoltata. Il giovane ha continuato a picchiare duro. Fino a quando si sono avvicinati gli amici di Marta, che avevano finito un giro sulle giostre e hanno soccorso la loro amica. Gli aggressori sono scappati.

 

Marta e la sua famiglia sono alla quarta denuncia in sei mesi presentata ai carabinieri ma l'adolescente è perseguitata dal 2020. La ragazzina ha avuto una prognosi di una settimana. Il pestaggio è di martedì pomeriggio e adesso gli investigatori stanno studiando anche le immagini di alcune telecamere della zona.

A lasciare Marta alle giostre era stata la mamma, Alessandra. "Sta dimagrendo tanto, è giù. Un altro colpo arrivato a ciel sereno. È assurdo, le minacce erano finite e non eravamo in allerta - è affaticata mamma Alessandra, nome di fantasia come quello della figlia -. Non so più cosa dire, qualcuno mi spieghi cosa sta accadendo. Spero che gli investigatori siano celeri, dobbiamo aspettare che accada qualcosa di più grave? Da febbraio non so come sono finite le mie denunce ".

 

Marta nello scorso febbraio era stata prima perseguitata dai bulli, poi minacciata con un coltello a Pomezia e infine pestata vicino alla scuola media Virgilio da una gang capeggiata da una ragazzina. Qualche giorno dopo le denunce, erano arrivate anche le minacce su Instagram. Dopo la fine della scuola, Marta era tornata finalmente a uscire. Da settembre inizierà il liceo, nuovi amici arriveranno nella sua vita. " Era serena e adesso siamo ricaduti nel baratro - racconta la mamma - ma non mi arrendo. Stavolta sappiamo chi è con certezza".

 

Lo scorso 17 febbraio Marta è stata pestata davanti la scuola. Sono stati denunciati tre bulli, tra i quali una tredicenne e un undicenne. Pochi giorni dopo Marta su Instagram ha ricevuto le minacce. Il tenore era questo: " Il coltello che ti abbiamo fatto vedere a Pomezia, te lo piantiamo". Dopo è calato il silenzio, martedì il raid

 




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