-  Redazione P&D  -  02/02/2015

L'ATROCE DISINGANNO - Giuseppe FEDELI

L'ATROCE DISINGANNO

 

E' dal 2010 che il pm Raffaele Guariniello indaga sulle attività della Stamina Foundation, la onlus fondata nel 2009 a Torino da Davide Vannoni, Stamina si basa su uno studio firmato da sette ricercatori ucraini nel 2002. Lo copia persino nelle fotografie utilizzate. Niente ne sostiene l"efficacia. Il fondatore è inoltre personalmente indagato per abusivo esercizio della professione, diffamazione e sostituzione di persona. Tra gli indagati eccellenti figurano neurologi, biologi, medici degli Spedali civili di Brescia, e il responsabile dell'Ufficio sperimentazione clinica dell'Aifa. Laureato in Lettere e Filosofia e -sedicente- scienziato, "per sostenere la ricerca sul trapianto di cellule staminali mesenchimali e diffondere in Italia la cultura della medicina rigenerativa". Nelle carte della chiusura indagine si legge che Vannoni era "di fatto animato dall'intervento di ricavare guadagni grazie pazienti con malattie degenerative senza speranza", in stretta collaborazione con gli altri 19 indagati. Contro ogni stroncatura, Davide Vannoni oppone imperterrito la sua versione dei fatti: «Mai preso un soldo. Mai truffato nessuno. Ho agito solo in nome dei pazienti». Eppure, mentre succedeva tutto questo, il professor Vannoni si rivolgeva allo studio Jacobacci&Partners. Ma allora perché registrare il marchio Stamina alla stregua di un marchio commerciale? Qui le cellule non c"entrano affatto. La domanda è datata 1° luglio 2013. Si staglia un cono d'ombra in cui si rischia di rimanere inghiottiti.

Urge imperiosa una riflessione, tanto scontata quanto inquietante. Nell'attuale contesto politico-sociale le mucche grasse pascolano solo sui poderi degli oligarchi, le poche mammelle ancora in grado di dispensare latte sono prese d'assalto da predatori cinici e spregiudicati, che, vilmente, vergognosamente, per i loro sporchi interessi, affamano le frange più deboli e disperate, speculando sull'altrui dolore, sulle pietose illusioni, su bisogni infungibili, pressanti, che impetrano una grazia. Salvo, dopo la mungitura, -vizze e inservibili, non più serbatoio di "verde"- passare ad altre, e così di mammella in mammella, fino a strozzare ogni conato di resistenza: " Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto.../chi ha dato, ha dato, ha dato.../scurdámmoce 'o ppassato(...)", "salmodia" l'arcinota tarantella napoletana.

Degenti in fase terminale cui si dà il coup de grâce per intascare prebende; commercio di bambini e di organi per lucrare sulle altrui esistenze in maniera spregevole; reparti geriatrici, ciechi e sordi, al centro di una rinnovata attenzione e "carità", miserabile pretesto per ottenere soldi pubblici e privati e impunemente metterseli in tasca. Guerra ai vaccini per le sindromi autistiche, con tanto di terapie chelanti e invasive, messa al bando di glutine e derivati del latte per alimentare business da capogiro. E adesso, con la caduta precipite del "dio" del metodo stamina, un fendente vibrato tra capo e collo ai malati all'ultima spiaggia, affetti da morbi allo stato delle attuali conoscenze mediche "schedati" come inguaribili, che hanno guardato a quell'orizzonte come all'ultima spes, rivelatasi alla fine un "calesse", un espediente immondo -tanto per cambiare- per ammucchiare bigliettoni. Oltre al guru del metodo Vannoni, è indagato il suo braccio destro Marino Andolina, e altri loschi figuri, con tanto di statuto professionale, cinti di allori, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, al commercio e alla somministrazione di medicinali guasti o imperfetti, e dunque pericolosi per la salute. È estate, ma sono già giorni difficili per l"inventore della presunta cura con le cellule staminali. Nove diversi pazienti lo denunciano ai carabinieri del Nas. Convocato per un interrogatorio, Vannoni si avvale della facoltà di non rispondere. «Nature», la più autorevole rivista scientifica del mondo, pubblica i risultati di un"inchiesta che destituisce il suo metodo di qualsivoglia fondamento. Tralasciamo il resto, degradato, "cosificato", per non vomitare su queste righe d'inchiostro. Dare speranza a chi non ha più il "diritto" di sperare, è un peccato cui non si può perdonare, che fa gridare vendetta a cospetto dell'Altissimo. I primi Padri della Chiesa, nel secolo III, proferivano a mo' di anatema: 'Il denaro è lo sterco del diavolo': e come contraddirli? Meno speranze di guarigione ci sono, più certi medici (o sedicenti tali) diventano potenti. Ma Vannoni non è il solo a vilipendere un sentimento, a burlarsi della pietas.

Grande e grosso, è un dottore con la voce stentorea e la divisa da poliziotto. Si è arruolato a quarant"anni, ma non ha mai lavorato sulla strada. Ufficialmente, gastroenterologo. Fa il medico della polizia, al Reparto Mobile di Firenze. Fa, soprattutto, quello che promette, speranze ai genitori dei bambini malati di autismo: «Ti ascolta. Ti lascia sfogare fino alle lacrime. Ha buona capacità oratoria. Ti ripete frasi come: "I nostri bambini, i nostri bambini...". Dice: "Ne verremo fuori". Come fosse un problema suo. Lo vedi così autorevole, che vuoi credergli. Al primo appuntamento chiede 300 euro. Prescrive un protocollo di disintossicazione copiato da un biologo che si chiama Lorenzo Acerra: gocce omeopatizzanti e diete disintossicanti, prive di glutine e caseina. Prescrive anche alcuni prodotti brevettati da lui stesso, con una casa farmaceutica di Napoli. La moglie si occupa del laboratorio di analisi e della contabilità». Firenze, studio privato in via Cadore: «C"è sempre coda. Un viavai continuo fino a tarda notte. Ma solo dopo diverse visite da 250 euro a volta, senza alcun miglioramento apprezzabile, si capisce quale sia il vero obiettivo del dottor Montinari. Vuole convincerti a presentare denuncia per i danni da vaccino...». Perché? «Perché poi sarà lui a fare la perizia di parte, perché poi ti consiglierà due avvocati di sua assoluta fiducia, perché poi - in caso di successo - prenderà una percentuale sul risarcimento. È un grande affare, tutto qui»: è lo sfogo di una donna molto arrabbiata, madre di un bambino autistico. Bambini malati. Disperazione. Visite a domicilio, orari notturni, file chilometriche. Video di presunte guarigioni incredibili. Soldi per protocolli mai verificati. Le analogie con il caso Stamina diventano sempre più stringenti, inquietanti. Forse anche perché Montinari è un habitué di un certo tipo di storie all'italiana. In passato, è scritto in un suo curriculum, ha fatto anche il consulente della pretura di Maglie per valutare il metodo Di Bella. «Io lavoro con gli scarti della medicina - dice il "santone"- lavoro con bambini che nessuno vuole vedere. Abbandonati da tutti. Sono realtà pesanti. Ma non spaccio speranze, non vendo miracoli. Faccio semplicemente il mio mestiere di medico». Excusatio non petita...

PS

Si può bensi patteggiare la pena, è un diritto sancito dal nostro ordinamento processuale, ma non con la propria coscienza: l'analisi costi benefici pertiene alla scienza economica, non già a una sfera sacra, intangibile, assoluta.




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