-  Ricciuti Daniela  -  19/05/2016

La questione dell'abrogazione dellinterdizione passa per Ginevra! - Daniela Ricciuti

Il "Comitato ONU delle persone con disabilità" ha trasmesso, lo scorso 24 marzo, al "Comitato Interministeriale per i diritti umani" (CIDU) una list of issues, ovvero le questioni che il Comitato intende discutere con l"Italia nel corso della prossima sessione di dialogo onusiano che è stata fissata per il 24 e 25 agosto p.v.

I punti evidenziati dal Comitato fanno riferimento ad alcuni aspetti relativi al Primo Rapporto Italiano sulla implementazione della "Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità", elaborato dall""Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità", ai sensi della legge 18 del 2009 e trasmesso alle Nazioni Unite a fine 2012 (il rapporto è disponibile sul sito dell"Osservatorio: www.osservatoriodisabilita.it).

Si allega copia della prima bozza di risposta al Comitato ONU per le Persone con Disabilità, così come elaborata dalle competenti Amministrazioni e condivisa in seno al CIDU (sono in corso ulteriori aggiunte e limature al testo prima dell"invio finale a Ginevra).

In considerazione della sentita battaglia promossa dal prof. Cendon e da Persona&Danno contro l'interdizione (ex multis: https://www.personaedanno.it/interdizione-inabilitazione/abrogare-l-interdizione-lettera-al-presidente-mattarella-paolo-cendon; https://www.personaedanno.it/generalita-varie/dopo-di-noi-testo-legislativo-approvato-dalla-camera-paolo-cendon; https://www.personaedanno.it/generalita-varie/amministrazione-di-sostegno-la-scoperta-di-un-nuovo-mondo-di-giustizia-daniela-ricciuti; https://www.personaedanno.it/generalita-varie/amministrazione-di-sostegno-per-chi-ancora-non-la-conosce-daniela-ricciuti), si segnala in particolare il seguente passaggio:

 

Uguale riconoscimento dinanzi alla legge (art.12)

11. Fornire una programma teso alla abrogazione delle leggi che permettono meccanismi di sostituzione del processo di decisione della persona con disabilità (compreso il meccanismo di supporto "Amministrazione di Sostegno"), e quando saranno invece adottate ed attuate disposizioni di legge relative a meccanismi di supporto al processo di decisione.

Come indicato al par. 30 del primo Report Nazionale, il sistema giuridico italiano non prevede discriminazioni sulla base della disabilità rispetto alla capacità giuridica. La normativa italiana si avvale, tuttavia, di due istituti a tutela delle persone incapaci di agire: l"interdizione e l"inabilitazione

Si deve specificare, tuttavia, che sin dal 2004 è stata approvata una legge sull"amministratore di sostegno, che introduce un meccanismo di sostegno alle decisioni della persona con disabilità, aiutandola, nel quadro del decreto specifico di un giudice, a compiere gli atti quotidiani senza sostituirsi alla sua volontà. L"amministratore di sostegno viene nominato dal giudice tutelare, il quale può agire su segnalazione della famiglia, dei vicini, degli operatori del territorio, del pubblico ministero o dello stesso disabile. Il giudice tutelare dispone una rapida istruttoria, emana un decreto, indicando l"amministratore di sostegno e precisando quali operazioni questi potrà effettuare in nome e per conto della persona disabile, per tutto il resto la persona mantiene la propria capacità di agire. L"istituto dell"amministratore di sostegno, dunque, si pone all"interno della gamma dei meccanismi giuridici di supporto alla promozione della volontà della persona con disabilità.

Questo orientamento è stato dettagliatamente riportato nel Programma di azione biennale per la promozione delle diritti e l"integrazione delle persone con disabilità, approvato con decreto del Presidente della Repubblica a fine 2013, dove si esprime, inoltre, la necessità di abrogare gli istituti dell"l"interdizione e dell"inabilitazione. Il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha, inoltre, avviato quest"anno una sperimentazione progettuale dove sono coinvolte diverse regioni italiane che si attiveranno per monitorare il sistema legislativo regionale sulla figura dell"amministratore di sostegno, incentivare le attività formative di questa figura e creare un sistema informativo adeguato volto a raccogliere i dati su tutto il territorio nazionale per sviluppare ulteriormente le buone prassi in materia.




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