-  Redazione P&D  -  16/09/2013

DISARTICOLARE LA PROPRIETA' ? BENI COMUNI E LE POSSIBILITA' DEL DIRITTO - Università Perugia, 8.10.2013

Il tema dei commons e del loro possibile statuto giuridico è oggetto di un vivace dibattito nel quale è centrale la definizione di beni comuni come quei beni che, a prescindere dall"appartenenza pubblica o privata, si caratterizzano per un vincolo di destinazione, essendo funzionali alla realizzazione dei diritti fondamentali di tutte e tutti.

Sul piano politico porre i beni comuni al di là del pubblico e del privato significa pensare e aspirare alla realizzazione di forme e istituzioni di democrazia partecipata che superino le attuali politiche di privatizzazione senza però tornare alla tradizionale gestione pubblica, verticale e paternalista, delle risorse.

Sul piano giuridico e istituzionale ciò vuol dire superare l"egoismo proprietario quale paradigma fondante del diritto privato, ma anche la sovranità dello stato come filtro necessario nella gestione e nel godimento delle risorse da parte della collettività.

Ora, posto che la dicotomia pubblico/privato continua ad essere una struttura fondante del diritto vigente, il riconoscimento giuridico dei beni comuni può essere un momento strategico per il suo superamento.

Di questo ed altro si discuterà nell'incontro "DISARTICOLARE LA PROPRIETA'? BENI COMUNI E LE POSSIBILITA' DEL DIRITTO" organizzato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Perugia in data 8 ottobre 2013 e che vedrà la partecipazione quali relatori di Stefano Rodotà, Antonio Negri e Duncan Kennedy, oltre a Cesare Salvi, Adalgiso Amendola e Alessandro Somma.




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film