Molte le occasioni di offese, disagi o spaesamenti immaginabili: basta sfogliare i repertori di giurisprudenza:
- Minacce al tenore di vita, e al benessere economico, del compagno o della cellula domestica in quanto tale: truffe, inganni, abusi di fiducia, invadenze, usurpazioni; privazioni di ogni supporto alimentare, gesti di irresponsabilità patrimoniale: il marito prodigo e spendaccione, che dissipa i beni di casa, che rifiuta sistematicamente di lavorare, che gioca in continuazione alle corse, che presta denaro a destra e a manca; frivolezze esagerate della moglie, smanie per i gioielli, frequentazione di strozzini, bovarismi, scompensi tra “balocchi e profumi”, ricerche ossessive del lusso, della vita mondana.
- Violazioni di un diritto della personalità del coniuge (attentati alla segretezza, alla corrispondenza, alla privacy) ; limitazioni delle sua libertà, imposizione di culti religiosi tali da intralciare pesantemente la vita quotidiana; ingiurie e diffamazioni della famiglia del partner, del suo lavoro , del suo ruolo, dei suoi amici, della sua professione; maltrattamento dei figli di primo letto dello sposo;
- Torti compiuti da un coniuge in danno dell’altro nella fase di separazione, oppure dopo lo scioglimento del matrimonio: inadempimento, ad es., degli obblighi di mantenimento , invasioni del domicilio, molestie, bugie o dilazioni processuali pretestuose, appostamenti, terrorismi, alterazioni contabili, violazioni dei diritti di visita.
- Illeciti legati all’universo dei figli, futuri e presenti: la moglie o il marito, poniamo, che rifiuta a ogni costo di programmare un bambino, senza serie ragioni, calpestando magari precedenti accordi (documentati con lettere e promesse, al tempo del fidanzamento): il marito che procrastina, artatamente, i tempi e i gesti del concepimento fino al punto da rendere impossibile per la donna di generare; menzogne circa l’identità del vero padre ; imposizioni varie (nei confronti della moglie) ad affrontare cure estenuanti contro l’infertilità.
- Violenze grandi e piccole della quotidianità : corruzioni del linguaggio, persecuzioni accusatorie; il mondo di Guy de Maupassant; gelosie costanti e senza motivo, vittimismi smodati, convivenze imposte in casa (parenti, commilitoni, ultras, correligionari); pressioni indebite, la moglie e la suocera che istigano forsennatamente il marito a guadagnare più soldi , a fare carriera in fretta e con ogni mezzo; impedimenti e divieti, da parte del marito alla moglie, a lavorare, a riprendere gli studi, a coltivare se stessa, a esprimere i propri talenti.
- Pesantezze legate al sesso: gusto sfrenato per i travestimenti, inclinazioni alla pedofilia, sadismi e masochismi di vario genere; reati, incesti, incitamento o sfruttamento della prostituzione; sopraffazioni, abusi, spionaggi e voyeurismi continui, insaziabilità; “fantasie malate”, costrizioni della moglie agli scambio di coppia, magari a comportamenti sconvenienti o ripugnanti; corrispondenze postali e chat ossessivi, collezioni disgustose, abbonamenti segreti a iosa, feticismi oltremisura, frequentazione spasmodica di siti pornografici, su Internet o in TV.
- Comportamenti morbosamente asociali, bizzarri, immaturi: misantropie croniche, sordità ostinate, allacciamenti interrotti unilateralmente, blindature al limite della paranoia, rifiuti totali del dialogo in casa (come nel film “Le chat “; Jean Gabin che decide di comunicare con la moglie Simone Signoret, da un certo momento in poi, solo attraverso foglietti); esclusioni del coniuge da ogni contatto con gli altri; accidie spropositate, infantilismi, meschinità sentimentali, glacialità alla Karenin, monopolio di ogni chiave, dedizione fanatica a hobby individuali (calcio, speleologia, alpinismo), trascuratezze igieniche, anancasmi, regressioni, eccessivi attaccamenti alla famiglia di origine.