La collocazione temporanea al centro di accoglienza della Caritas per la notte non è sufficiente a radicare la competenza del giudice tutelare.
Con il provvedimento che si allega la Corte di cassazione ha ribadito, in particolare, che: “il ricovero in una casa di cura o di riposo non implica, necessariamente, anche il trasferimento del domicilio in detto luogo, in quanto il ricovero può avere carattere temporaneo e/o comunque non continuativo, ben potendo la persona, per più o meno brevi periodi, riportarsi nel luogo lasciato e, soprattutto, voler ivi comunque conservare, per intuibili motivi morali e materiali, il centro principale dei propri rapporti.”